In più di 400 all’Auditorium “Rita Levi Montalcini” per ascoltare il presidente Ipsos sul futuro del volontariato in Italia.

Festa con grandi numeri, sabato 7 ottobre, per l’Avis di Mirandola.

Duemilasettecentottantacinque sacche raccolte nel 2016, 1260 donatori attivi, 221 donatori benemeriti, il tutto completato da un altro dato altrettanto significativo: più di 400 presenti per un auditorium “R.L.Montalcini” pressochè esaurito.

Una edizione – la 66a dal 21 gennaio 1951, anno di fondazione – particolarmente riuscita che ha visto la partecipazione, insieme a tanti avisini, di numerosi rappresentanti del mondo del volontariato mirandolese e delle istituzioni. Con il sindaco Maino Benatti, erano presenti, tra gli altri il presidente regionale dell’Avis Maurizio Pirazzoli, il vice presidente dell’Avis Provinciale oltre a numerose delegazioni Avis di sezioni dell’Area Nord.

Ospite della Festa, Nando Pagnoncelli, sondaggista, presidente Ipsos. Sua la relazione ufficiale dal significativo titolo “Italiani brava gente(?). Il volontariato, capitale sociale per la crescita del nostro Paese”; una disamina, suffragata da una ricca serie di dati, del mondo dell’Associazionismo dei suoi tanti punti di forza ma anche delle sue debolezze.

“Ciò che ancora troppo spesso manca – ha affermato – è una maggiore cooperazione tra pubblico, privato, terzo settore che superi la dialettica, spesso ideologica, che ha caratterizzato la questione della sussidiarietà nel recente passato.

Il volontariato rappresenta una risorsa fondamentale per il nostro Paese, come ha recentemente sottolineato il Presidente del Consiglio Gentiloni. “Senza volontariato l’Italia sarebbe più povera”.

“Spesso tuttavia – ha poi concluso – affiora il rischio di un’eccessiva autoreferenzialità.

Appare dunque necessario far emergere la consapevolezza che l’attività del volontario non rappresenta solo un indispensabile apporto alla risoluzione di un problema specifico ma può contribuire a saldare le fratture sociali, mettendo al centro gli interessi generali e il bene comune, adottando lo “spirito” del volontariato anche nelle altre attività svolte quotidianamente”.

Maurizio Pirazzoli, presidente di Avis Regionale Emilia Romagna.