Sempre per dimostrare che all’Avis di Sassuolo chi si ferma è perduto (frase nota perché detta in altro periodo con diverse motivazioni) continuo a raccontarvi dell’attività indefessa che i nostri volontari non mancano di svolgere.
Ovviamente micca tutto possiamo crearcelo noi, e stavolta ben volentieri ci aggreghiamo ad un carro che in fatto di efficienza ha poco da imparare, quello che comprende l’Associazione Sportiva dilettantistica San Giorgio (ideatrice), l’Amministrazione Comunale ed una serie di associazioni, in aumento anno per anno, che si prestano a fornire la loro collaborazione.
Si tratta, per capirci, della ormai consolidata SASS MAGNA camminata eno-gastronomica attraverso il territorio sassolese ultima arrivata di una serie di manifestazioni simili che però ha il pregio, senza essere campanilisti, di svilupparsi in luoghi non certo banali, attraverso cioè i tre parchi cittadini (Ducale, Secchia e Vistarino) ed, in centro storico, di incontrare, fra l’altro, la Piazza dell’orologio, il meraviglioso Palazzo Ducale al quale si accompagna la splendida e quasi sconosciuta Peschiera Ducale completamente restaurata e, all’interno del Parco Vistarino, Villa Giacobazzi.
Tutta roba che consiglia ai patiti e a chi non conosce i luoghi, di portarsi dietro la macchina fotografica.
Ma torniamo al dunque. La camminata di 9,4 Km. ha come punto di ritrovo il Circolo Temple nel Parco Pucale da dove, a gruppi e accompagnati, i partecipanti inizieranno il loro percorso con la massima tranquillità dirigendosi al percorso natura del fiume Secchia fino a San Michele per poi rientrare in centro e terminare di nuovo al Temple Bar.
Non mi dilungo nell’elencazione dei nomi delle associazioni interessate limitamdomi a proporre una dieta preventiva propedeutica alla manifestazione tenendo conto che ad ogni postazione, si parla di assaggi (spesso più che assaggi) di specialità culinarie locali che possono riguardare , man mano che si procede, il gnocco fritto, la gramigna, le lasagne, un antipasto, le tigelle, dessert, frutta e quanto altro l’immaginazione possa proporre agli operatori. Il tutto naturalmente innaffiato con altrettanto generose quantità di vino e acqua. Ad ogni tappa sarà presente musica dal vivo.
Preso atto della qualità della proposta qualcuno si chiederà che cosa centri l’Avis in una cosa di questo genere. Bene, si sappia che l’Avis c’entra, e come, visto che organizza la tappa n° 6 nel luogo forse più interessante di tutto il percorso, a Villa Giacobazzi (vedi foto) nel Parco Vistarino dove, oltre alle tigelle, offriamo ai partecipanti a metà percorso, un luogo fresco all’ombra che, specialmente se è una giornata calda, è sempre stato particolarmente apprezzato dai partecipanti in cerca di ristoro e, all’occorrenza, di una bella “stravaccata” (voce del verbo sdraiarsi) sull’erba fresca.
E qual’è lo scopo di questo nostro impegno? Anzitutto per farci conoscere, quindi attirare nuovi donatori e, di conseguenza, aumentare il numero delle sacche di sangue regalate alla comunità. Poi…..preso atto che la nostra sede, bella grande e razionalmente ben organizzata, ha costi di gestione proibitivi, lasciateci sprofondare nella banalità: due soldini in più non ci fanno male.
A proposito non me ne sono dimenticato: arrivederci al 26 maggio prossimo e per ulteriori chiarimenti consultate il sito della manifestazione.
Stefano Tosi
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