29 luglio 2018: una bella festa che inizia con un ringraziamento. Grazie a coloro che erano con noi a festeggiare i 60 anni di Avis Campogalliano ed ai tanti che non ci sono più. Uno splendido traguardo che, come una staffetta, è stato raggiunto tramite il pezzetto di strada che ognuno ha fatto. Un cammino fatto di luoghi e di persone.

Di luoghi: iniziato 60 anni fa nelle aule delle scuole elementari (oggi casa albergo di via Fedrezzoni) poi nella sede della Casa del Popolo, continuato nell’attuale palazzina comunale B, passato per via Barchetta e che sta continuando nella sede di Piazza Pace. E un cammino fatto di persone. Responsabili, presidenti, direttori sanitari ma soprattutto di donatori con le loro storie. Ognuna la propria.

Il volontario è un tipo strano: ognuno ha i propri motivi, la propria storia, la propria bellissima ed unica storia. Ma il donatore di sangue per definizione è un volontario in ombra. E’ un volontario senza divisa. Un volontario che stende il braccio ma che non vuole mettersi in mostra. Con ogni donazione contribuisce a salvare una vita: non sa quale vita sta salvando ma quella è la parte meno importante: il donatore fa il proprio dovere.

E poiché una strada si incomincia sempre percorrendo il primo passo, abbiamo festeggiato ringraziando i donatori che ha fatto la prima donazione. Grazie a Andrea, Elia, Rehman, Asia, Milosz, che hanno fatto la prima donazione a 18 anni e pochi mesi , grazie a Nikolà e Francesco che sono una coppia ed hanno dato insieme il loro sangue per la prima volta. Ma grazie anche a Carlotta che ha iniziato a oltre 40 anni e a Sandra che, dopo la sua prima volta a 50 anni, ci ha mandato un bellissimo messaggio: “Grazie a tutto lo staff. Vi dico solo che ho pianto di gioia! Finalmente sono riuscita a donare. Dedicando la mia donazione a mio padre medaglia oro Avis che ora non c’è più”.

Il cammino è iniziato e ogni tappa va festeggiata: prima 8 poi 16, 36, 50, 75 fino a 120 donazioni! Ma come si fa ad arrivare a tante donazioni? La risposta è semplice: come in un cammino si fa un passo dopo l’altro, un traguardo così si raggiunge nel tempo. Una donazione alla volta.

PS: Dopo le 120 donazioni non premiamo più… ma siamo certi che Alberto continuerà a donare perché la strada è ancora molto, molto lunga.

Maria Silvia Lugli – Avis comunale Campogalliano