Un traguardo importante, da festeggiare in modo indimenticabile.
Questo l’obiettivo che i soci e volontari della sezione carpigiana dell’Avis “Danilo Setti” si sono dati a inizio anno, in vista della celebrazione dei 65 anni di fondazione. E così è stato: dal 10 al 19 agosto scorsi, una delegazione di trenta avisini si è recata in Canada, a Toronto.
“Per festeggiare un anniversario così importante – spiega Rita Sabbadini, da oltre trent’anni donatrice e tra le organizzatrici del viaggio – cercavamo qualcosa di ‘eclatante’, ‘memorabile’, e che contribuisse alla nostra visibilità. L’idea del viaggio in Canada è nata quasi per caso: una donatrice e volontaria dell’Avis, Bonnie Rubins, abita da 26 anni a Correggio, ma è di origini canadesi. Parlando con lei abbiamo scoperto che a Toronto esiste un’associazione di volontariato che per molti aspetti rispecchia la nostra Avis”. Si tratta della “Canadian Blood Services”, costola della Croce Rossa canadese, dalla quale è diventata autonoma nel 1998.
L’associazione canadese si occupa della donazione di sangue e di midollo osseo: in sostanza un’organizzazione che in Italia ha il suo omologo nell’Avis e nell’Admo. Anche per l’associazione canadese ricorre quest’anno un anniversario, il 20° dalla sua fondazione.
“Ci è sembrata una bellissima coincidenza – prosegue Rita –: a inizio anno abbiamo mandato una mail al ‘Canadian Blood Services’, che con grande entusiasmo ci ha risposto, dicendo che ci aspettavano a Toronto per incontrare i volontari e i dirigenti e farci conoscere la loro associazione”.
Tutti i partecipanti sono tornati a casa entusiasti del viaggio e delle emozioni vissute: “E’ stata un’esperienza davvero straordinaria – chiosa Rita Sabbadini -. Abbiamo trascorso dieci giorni a spasso nell’Ontario, tra le spettacolari Cascate del Niagara, castelli, riserve e parchi naturali e le innumerevoli attrazioni di Toronto. Abbiamo anche potuto incontrare le famose ‘Giubbe rosse’ e visitare una sede della polizia a cavallo canadese”.
“In queste scoperte – prosegue – siamo stati accompagnati da una guida d’eccezione: la stessa Bonnie Rubins che ci ha condotti alla scoperta dei luoghi più particolari, suggestivi, curiosi e insoliti della sua stessa città e del suo Stato”.
Molto intenso e proficuo è stato anche l’incontro con i volontari del “Canadian Blood Services”: “Tutto lo staff ci ha da subito accolti con cordialità e ospitalità. Quando poi hanno saputo che nel nostro gruppo vi erano due ex donatori, Ombretta Marchi ed Emilio Severi, entrambi giunti alla centesima donazione, il direttore Michael Betel ha voluto premiarli di persona, donando loro il distintivo a forma di goccia con foglia d’acero con la quale vengono insigniti i donatori canadesi che hanno raggiunto il medesimo traguardo”.
“Con la visita in Canada – aggiunge Giovanna Arletti, vice presidente della sezione locale – si è stabilito il gemellaggio tra l’Avis Carpi e l’Avis Toronto. E’ un passo importante per noi”. Il viaggio è stato infatti anche occasione per un confronto e uno scambio di idee con i colleghi canadesi, sugli approcci e le modalità di lavoro.
“Il raffronto – spiega Rita Sabbadini – è sempre un’opportunità per porsi in discussione, migliorare e riflettere. Siamo tornati a casa con tante idee nuove ed interessanti”.
“In Canada la prima donazione può essere fatta già a partire dai 17 anni, anche se, come da noi, la maggiore età si raggiunge a 18 anni. A ciò si aggiungono altre peculiarità che abbiamo trovato interessanti: ad esempio, il peso di 50 chilogrammi, fissato in Italia come limite per la donazione, in Canada deve essere valutato in rapporto all’altezza.
Inoltre, prima di effettuare il prelievo, al donatore viene misurata la temperatura corporea per verificare che non vi siano delle infezioni in atto. Infine, al termine della donazione viene applicato un bel cerotto colorato: in questo modo quando i donatori tornano a casa, i loro figli, come ogni altra persona, sanno che sono stati a donare. Una sorta di pubblicità progresso: un modo semplice per promuovere l’importanza della gratuità e del gesto!”.
Un importante traguardo, un viaggio indimenticabile e una valigia piena di ricordi e anche di nuovi progetti stimolanti.
Maria Silvia Cabri – Avis Comunale Carpi
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