E così anche quest’anno la campagna estiva del gnocco fritto al Parco Amico è finalmente terminata.

Chiarendo meglio, specifico che il termine “finalmente” non vuole significare la soddisfazione per la fine di un’operazione più sopportata che goduta, ma piuttosto il termine di un impegno che ha permesso a tutti di tornare alla vita normale.

Per quanto riguarda il divertimento assicuro che in compagnia si sono trascorse 9 serate, in un periodo compreso fra metà luglio a metà settembre, nel corso delle quali, nonostante che l’impegno avesse una durata serale di almeno 4 ore, delle risate se ne sono fatte un bel po’.

Ritengo quindi doveroso ricordare stavolta tutto il personale che ha contribuito all’operazione, (circa 10 volontari a sera) omettendo ora l’elencazione dei nomi anche per evitare il rischio del sonno precoce nei lettori, ma consigliando la consultazione dell’elenco allegato usato da Donato per i ringraziamenti.

Ricordiamo soltanto, per far capire a tutti l’entità dell’operazione, le competenze indispensabili ed il numero per ogni gruppo. Partiamo da chi aveva il primo contatto con il pubblico, da quelle che fanno la gioia di Mammi l’amministratore e cioè dalle cassiere (quattro in tutto e tutte donne) sempre sorridenti e disponibili ad ascoltare la massa di persone che arrivava, maneggiando soldi e compilando la modulistica da consegnare a chi aveva il compito di espletare l’ultima funzione dell’operazione, cioè la consegna del prodotto finito. E qui il numero aumenta. Ben sette persone hanno provveduto a ritirare il gnocco alla friggitrice, impacchettarlo e consegnarlo.

Ed in mezzo c’era la produzione. Tre donne al tiro-pasta, 4 al taglio, 9 alla friggitrice, in maggioranza uomini (e qui il numero aumenta sensibilmente diventando indispensabile il ricambio specialmente con il caldo di luglio e agosto).

Due erano gli ometti deputati al taglio dell’ affettato, e 6 al montaggio e smontaggio delle attrezzature.
Senza contare chi ordinava la pasta, chi si occupava degli acquisti diversi, chi svolgeva quelle mansioni forse ritenute meno importanti ma assolutamente indispensabili. Un bel giochino coordinare il tutto!

Bene. Naturalmente non svelo il risultato economico di tutta questa operazione, non tanto per un problema di privacy ma piuttosto perchè se qualcuno ripetesse la famosa equazione inventata qualche anno fa da Mimmo, allora neo presidente, scoprirebbe che ogni persona (almeno 10 ogni sera per 9 sere) avrebbe avuto una produttività molto, molto scarsa. Ma visto che l’incasso per noi è marginale, anche se paga qualche bolletta di luce e gas, siamo ben felici di poter vantare un successo dal punto vista dell’immagine e della visibilità, e questo in fondo era ed è il nostro scopo.

Bene, direi che posso terminare. Grazie a tutti, (dal personale della sala prelievi, a quello delle telefonate, del bar ed ai battitori liberi): si riposino qualche mese ma non credano di farlo all’infinito. Senz’altro il prossimo anno ripeteremo e intanto restiamo sul chi vive, pronti ad accettare qualunque altra proposta ci venga ventilata.

Stefano Tosi