Grazie Vanna, benvenuta Cinzia

Grosse novità con l’anno nuovo nella nostra sezione, novità che riguardano la parte medica e la sala prelievi ma che ovviamente hanno fisiologicamanre riflessi anche sulla gestione generale della sede che, come ben si sa, si basa sulla collaborazione fattiva fra la componente medica e quella volontaristica.

Ebbene sì, la Vanna Rinaldi non è più il nostro Direttore Sanitario.

Non è importante dilungarci circa le ragioni per le quali ciò è avvenuto, anche perché è estremamente importante salvaguardare la sfera personale di ognuno : importante è invece ringraziare la dott.ssa Rinaldi per la ormai pluridecennale attività svolta, sia dentro che fuori la sala prelievi, nella nostra sezione.

Un banalissimo dato statistico che, volendo, è sintomatico della crescita di molti di noi in Avis assieme a lei: la mia prima donazione e’ avvenuta nell’ormai lontano 5/8/84 (34 anni fa) con la sua assistenza come diligentemente riportato sul libricino rosso personale che conservo gelosamente.

Bene, chiusa l’era Vanna si apre quella di colei che la sostituisce e che ci auguriamo duri altrettanto a lungo. Benvenuta dunque dottoressa Cinzia Torri, nella nuova carica che corona un bel pezzo di vita nell’Avis visto che è nostra collaboratrice da almeno una quindicina di anni.

La dott.ssa Vanna Rinaldi

Per ora mi limito a ricordare che è interna al Nuovo Ospedale di Sassuolo con specializzazione in “endocrinologia”, nome complicato che indica molto più banalmente quella parte della medicina che, per capirci, cura le affezioni alle ghiandole del corpo umano (tiroide, ad esempio).

Invadendo la sua sfera personale mi permetto di aggiornare la situazione indicata nell’ultimo articolo a lei riservato su questa rivista più o meno 10 anni fa quando era vice direttrice, dicendo che, come ampiamente previsto, si è sposata e che ha tutt’ ora un carattere d’oro (fortunato il marito) che la fa benvolere da chiunque.

Unica cosa che potrebbe farmi litigare con lei è il rifiuto di darmi la formula dell’elisir di lunga vita che ha evidentemente trovato durante i suoi studi e che le permette di non invecchiare, almeno apparentemente: davvero se non guardassi la sua anagrafica difficilmente potrei attribuirle gli anni che ha (comunque molto pochi). Fortunata lei.

Unico neo nella collaborazione con noi sarebbe che il lavoro all’ospedale le lascia poco tempo da dedicare ai nostri donatori in sede durante le donazioni.

Ci preoccupiamo secondo voi? Neanche un po’ visto che lei si è scelto un vice di tutto rispetto, quel dott. Giannini (anche direttore sanitario di Formigine) che spessissimo è in sede e con il quale abbiamo un rapporto a dir poco notevole.

Il dott. Francesco Giannini

Buon lavoro dunque e, ripeto, Grazie Vanna e benvenuta Cinzia.

Stefano Tosi