Auguri per i suoi freschi 80 anni a Giuseppe detto Pino Ligabue, il “papà” (o il nonno) del pinguino Avis! Approfittiamo del compleanno per sapere qualcosa di più sulla sua creatura che ormai per i modenesi è l’immagine stessa dell’Avis.
“Ho cominciato a donare in Avis a 21 anni – racconta – e ho donato 140 volte”. Per quel traguardo il Sindaco lo volle premiare, ma lui rifiutò perché contrario ai diplomi “Io dico sempre che donare il sangue è come fermarsi al semaforo rosso: un dovere di ogni cittadino, per il proprio bene e quello degli altri. Non c’è niente da premiare”.
Scrittore, illustratore ed educatore, Ligabue ha sempre operato in ambito sociale, umanitario ed ambientale con progetti educativi e le pubblicazioni rivolte ai ragazzi. Nel 1987 il suo lavoro “Pace è…” viene segnalato al premio UNESCO mondiale per l’educazione alla pace. Il suo pinguino ha anche un corrispettivo in AIDO, sempre uscito dalla sua penna, il pellicano col cuore nel becco.
Dell’Avis cittadina è stato anche presidente dal 2012 al 2014. “Ho stretto legami di amicizia, direi di sangue, con tanti avisini, dirigenti, collaboratori e soprattutto donatori. E tengo a dire che per Avis gli uomini non sono tutti uguali. Ci sono i tipi A, B, 0+, 0-…Le altre differenze? Non contano”.
Per questo il suo pinguino non ha nome, sesso, razza, e nemmeno età, anche se ufficialmente una data di nascita all’anagrafe modenese c’è: “Era il 1982, l’anno del mio ritorno a Modena dopo aver lavorato a Pisa. In realtà l’avevo già disegnato là, per un amico avisino pisano, ma Modena l’ha adottato. L’idea nasce dalla goccia di sangue, l’ho sviluppata in due stili diversi, piaceva ai bambini ma anche ai genitori e invitava ad avvicinarsi al prelievo con un sorriso”.
Da lì ecco il nostro pinguino diventare protagonista della storia di Avis in centinaia di storie, una volta nei panni di infermiere, o di cow boy, con la maschera di Zorro o il cappello di Babbo Natale, al mare, sugli sci, in tenuta da calcio o sui banchi di scuola.
La scuola è il suo ambiente naturale. Da anni è la mascotte del diario Avis, ormai un’istituzione, così come il calendario, che da 30 anni porta il pinguino nelle nostre giornate.
“Come è cambiata Avis in questi anni? Una volta era più “quieta”, oggi parla di più, si fa vedere e sentire, comunica con ogni mezzo. E voglio pensare che se l’Avis la conoscono tutti, un po’ è anche merito del pinguino”.
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