Le sale di attesa pre – prelievo delle Articolazioni Operative della nostra Avis, le sedi di prelievo per dirla come le abbiamo sempre chiamate, sono luoghi d’incontro importanti per tutti noi.

Ci si trova fra amici, a scadenze ricorrenti, belle perché non programmate, ci si racconta cosa ci è successo a casa ed in famiglia, si programmano incontri ludici e mangerecci o serate al cinema e teatro, naturalmente dopo avere salutato l’addetto ed il volontario o la volontaria addetti alla reception ed avere compilato il questionario anamnestico. Si incontrano anche nuove donatrici e nuovi donatori che prima di entrare in confidenza rimangono connessi con il “fuori e l’oltre”, anche questo, ancorché non più nuovo, sarà utile per scambiarsi un commento e per un prossimo avvicinamento.

E se il prossimo argomento di conversazione fosse: “Hai visto che Avis Modena ha installato una biblioteca in questa sala d’attesa? Prenderò un libro che comincerò a leggere durante il prelievo e, se mi piacerà, lo porterò con me a casa per riportarlo alla prossima donazione”. “Sembra una bella idea”, dice un donatore di plasma che viene da fuori Modena “mi dicono che ci sono iniziative simili anche a Carpi ed a Spilamberto e forse in altre sedi di prelievo, siamo sempre un po’ restii a pubblicizzare le nostre belle trovate associative, sembra che siamo timidi o che coltiviamo troppo un’autonomia di campanile che in certi casi sicuramente non è utile”.

 

Si avvicina un nuovo donatore, avvezzo a frequentare il mondo social, e chiede “Ma allora Avis fa parte del circuito bookcrossing?”. Momento di smarrimento fra gli astanti, ci sono anche donatori che parlano in dialetto per fortuna. E qui ci soccorre una spiega: i libri ci sono stati regalati dagli editori modenesi appartenenti alla Associazione che promuove “Libri in Piazza” nelle città della provincia, che ringraziamo vivamente per l’aiuto, da altre associazioni e biblioteche pubbliche nei diversi comuni e ne aspettiamo da privati donatori.

“Quindi posso donarne qualcuno anch’io” dice un signore che sino a quel momento era rimasto ad ascoltare. “Ed anch’io” dice una signora che accompagna la figlia al suo battesimo come donatrice.

E così si condivide l’idea che le biblioteche Avis sono un patrimonio dei donatori tutti ed anche dei loro accompagnatori non donatori. Se sia o no BOOKCROSSING potremo sempre deciderlo in seguito… non possiamo mica fare tutto in una volta e solo qualcuno.

Propongo di deciderlo insieme quando avremo avuto modo di dirci se apprezziamo o meno l’idea.

Nel frattempo, gentilissima donatrice e caro donatore, un caro saluto insieme all’augurio che possiate trovare il libro che vi aspettavate o vogliate dirci quali libri gradireste trovare.

Angelo Fregni con le volontarie e i volontari del Servizio Civile