E’ arrivato come previsto anche questa estate il West Nile Virus trasmesso da un particolare tipo di zanzara (specie culex).
Le prime province in cui sono stati riscontrati casi di infezione sono, in Italia, quelle di Padova e Reggio Emilia, seguite da Parma, Ferrara, Mantova, Rovigo, Treviso e Venezia.
All‘estero i Paesi segnalati sono Grecia e Romania (ricordiamo che negli Stati Uniti e in Canada, il virus è presente tutto l’anno).
E’ un tipo di contagio che potrebbe generare qualche difficoltà nella raccolta di sangue e plasma, per questo il Sistema sangue regionale ha messo in atto i provvedimenti di sorveglianza previsti per la sicurezza di chi dona e di chi riceve.
Ai donatori che abbiano soggiornato almeno una notte nelle zone interessate in Italia e all’estero viene effettuato uno specifico test NAT in aggiunta agli esami di routine pre – donazione. Il test non modifica in alcun modo le normali procedure. Si tratta di una semplice provetta in più che viene prelevata e sottoposta ad un esame molecolare mirato alla individuazione di questo particolare agente. Solo in caso di esito positivo al virus sarà necessario osservare un periodo di sospensione dalle donazioni.
Il virus del Nilo Occidentale (conosciuto con la denominazione inglese di West Nile Virus), in oltre l’80% dei casi non dà sintomi. Nel restante 20% i sintomi sono quelli simili all’influenza: mal di testa, febbre, nausea. Nell’ 0,1% di tutti i casi (sintomatici ed asintomatici), l’infezione virale può sviluppare sintomi di tipo neurologico del tipo meningite, meningo-encefalite.
I piani di sorveglianza prevedono la cattura delle zanzare vettrici negli uccelli selvatici e negli equini, da cui derivano le informazioni sulle aree di circolazione del virus.
In mancanza di vaccini specifici, l’unico rimedio è ad oggi la prevenzione: usare repellenti ed evitare di farsi pungere soprattutto all’albe e al tramonto, usare le zanzariere, svuotare i vasi di fiori o altri contenitori con acqua stagnante, cambiare spesso l’acqua nella ciotola degli animali, tenere le piscinette dei bambini in posizione verticale quando non sono usate.
In conclusione, la diffusione estiva di questo indesiderato ospite non compromette la salute di donatori e riceventi.
Ricordiamo che la donazione estiva rimane fondamentale per scongiurare carenze di scorte nel periodo delle vacanze. Invitiamo pertanto tutti i donatori a non saltare l’appuntamento col dono e programmarlo prima di partire.
(aggiornato al 26/07/2019)
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