Salve gente. Stavolta mi impongo una variazione allo schema fino ad oggi applicato ai miei interventi (questo è il sesto) evitando di trattare un nuovo argomento ma scegliendo di riprenderne uno trattato in precedenza grazie all’utilizzo di un esempio di vita reale. Riparliamo dunque delle donazioni in plasmaferesi accettate da

DONATORI CHE NON POSSONO DONARE SANGUE INTERO

Doveroso dunque il trasferimento a Boccassuolo di Palagano e più specificatamente nella frazione Linaro a 1074 mt. di quota per incontrare Teresa Fraulini. proveniente dal Comune di Riolunato e trasferita “per amore” oltre il passo di Cento Croci nella valle del Dragone.

E’ naturalmente iscritta assieme al marito Riccardo (ed in attesa della figlia Laura) alla sezione di Palagano dove regolarmente dona salvo che, come nel caso specifico, non intervengano fattori fisici che impediscono la donazione di sangue ma soltanto di plasma.

Poiché, come è noto a tutti, è però impossibile il prelievo della plasma a Palagano e forzatamente si rende indispensabile un lungo trasferimento a Pavullo o Sassuolo, che fare?

Molto semplicemente e senza pensarci neanche troppo ma con la decisione dei “montanari” abituati ad affrontare di petto i problemi, Teresa ha messo insieme un po’ di impegni in pianura, ha telefonato per l’appuntamento ed è venuta l’8 luglio scorso a donare plasma a Sassuolo, raggiungendo così la 46^ donazione.

Eh sì. Avrebbe potuto lasciare che le cose seguissero un loro corso naturale ma non l’ha fatto sobbarcandosi uno spostamento di una cinquantina di Km. ed un viaggio di un’ora per l’andata ed altrettanto per il ritorno. Niente di eroico, dirà qualcuno. E’ vero.

Ognuno tragga però le proprie valutazioni; io racconto il fatto nella speranza che qualcun altro ne voglia seguire più o meno eroicamente l’esempio.

(n.d.r.: avviso a chi è pronto a scandalizzarsi. Fidatevi di noi Grilli Parlanti : Teresa ha dato l’assenso all’utilizzo dei suoi dati personali).

Il grillo parlante