E’ stata una giornata speciale sabato 30 novembre. Le Avis di Fanano, Sestola e Montecreto hanno partecipato insieme a Fanano alla 9a edizione delle Officine della Solidarietà durante la quale i volontari delle associazioni dei 3 comuni (Pubblica Assistenza, Avis, Vigili del fuoco, Associazione Nazionale Alpini, Libera contro le mafie e gli istituti per anziani) hanno incontrato le scuole medie di Fanano e Sestola per parlare di volontariato e solidarietà e sensibilizzare a questi valori i futuri volontari di domani.
Le tre Avis rappresentate dai presidenti Samantha Serafini per Fanano, Samantha Bastai per Montecreto, Francesco Guidarini per Sestola hanno spiegato ai ragazzi l’importanza del gesto, un dono che salva la vita a chi lo riceve.
Nell’immaginario di molti ragazzi “donare il sangue” significa paura dell’ago. La cosa migliore allora era sdrammatizzare la situazione rendendola divertente, rispettando naturalmente le corrette procedure.
Dopo l’ introduzione iniziale, dove i ragazzi si sono dimostrati molto preparati e attenti, è stata messa in scena una vera rappresentazione sul percorso del donatore: la prima tappa dell’accettazione, poila visita medica e il finale della donazione.
Per coinvolgere i ragazzi sono stati formati dei gruppi che hanno interpretato le varie parti, dimostrando di aver ben capito come si seleziona il donatore, come il medico controlla la sua salute e ne determina l’idoneità, come infine si effettua il prelievo.
Per rendere tutto più realistico, dalle sezioni sono arrivati costumi e materiale di scena: camici, guanti, lettino, un pennarello rosso per simulare la puntura dell’emoglobina e una finta bilancia ricavata ricoprendo uno scatolone con le immagini, molto simile alla vera.
Una formula insolita per interagire coi ragazzi che senz’altro li ha molto divertiti e ha divertito anche chi l’ha organizzata!
Grazie a chi si è dato da fare per questa bella esperienza, a dimostrazione che l’”unione fa la forza” e tre Avis che collaborano in armonia e allegria possono fare grandi cose per far crescere sul territorio il frutto della donazione.
Luca Martinelli, redazione Avis provinciale
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