Salve gente. Rieccomi a grilleggiare ed a propinare consigli ai donatori nella speranza di riuscire, creando un feeling maggiore con loro, a razionalizzare i rapporti in vista, se possibile, di un incremento ulteriore delle donazioni. Il tutto senza “colpo ferire”, e senza influire sui comportamenti personali.
Parliamo dunque dei
COMPORTAMENTI IN OCCASIONI CHE POSSONO PREVEDERE SOSPENSIONI
Come ognuno di voi sa bene, a seguito di comportamenti a rischio o di eventi sanitari più o meno importanti il donatore viene sospeso in attesa che scada il relativo periodo di rischio. Niente di nuovo o di tragico, direte voi; la cosa è così più o meno da sempre e si deve accettare per quello che è. Sicuramente giusto. Nessuno affronterebbe il problema se non fosse perché quasi sempre la cosa si viene a sapere soltanto dopo che il rischio stesso è stato attivato e pertanto la donazione è rimandata a data da destinarsi, magari dopo un numero cospicuo di mesi.
Bene, cioè proprio bene no……..E se cercassimo di porre riparo a tali situazioni semplicemente programmando, quando possibile, la donazione prima dell’evento? Non mi riferisco, naturalmente, ai casi di cambio di partner o di prestazione occasionale: anche noi grilli sappiamo bene che se capita non si può rimandare ad altra data perché, quanto meno, si rischia di perdere il treno.
Mi riferisco piuttosto a tutta quella miriade di situazioni in cui si debbono prendere appuntamenti o che non siano di attuazione immediata e lascino il tempo ad una normale programmazione. Vogliamo riferirci in particolare, citando a caso, ai tatuaggi, piercing, viaggi, interventi chirurgici, dentista, situazioni elencate a casaccio per non creare una falsa gerarchia di importanza e per le quali sono previste sospensioni da uno a 6 mesi.
In tutti questi casi ed in altri simili e visto che tantissimi di voi conoscono la prassi, perché, invece che comunicare l’evento avvenuto, non anticiparlo se possibile venendo a donare? In fondo non ci vuole poi un genio di grillo come me per fare due conti e vedere se e quando è possibile farlo.
Ricordo a chi non ne fosse al corrente che un tatuaggio, piercing o operazioni similari costano 4 mesi di sospensione, altrettanto per una scopia, che un viaggio in zona endemica ruba fino a 6 mesi, un intervento chirurgico ha scadenze lunghissime a discrezione del medico ecc.ecc.
Volendo si può fare qualcosa: basta soltanto volerlo ed impegnarsi un po’. Poi se volete che vi aiutiamo in questo, rispondete alle chiamate che arrivano dall’Avis.
Assieme possiamo fare senz’altro di più..
Il grillo parlante
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