In tempo di coronavirus il rischio di un’improvvisa carenza di scorte di sangue è stato scongiurato grazie ad una risposta straordinaria da parte dei donatori.

Una relativa tranquillità (ma anche qui non bisogna abbassare la guardia!) che permette di concentrarsi ora sul bisogno di plasma. Se il nostro Paese infatti ha raggiunto da tempo l’autosufficienza per le unità di sangue raccolte (utilizzate per le trasfusioni di globuli rossi) non è così per il plasma, il prezioso “fluido della vita” impiegato per produrre farmaci, appunto i plasmaderivati, fondamentali per la salute.  Non solo, perché proprio in questi giorni si è aperta una nuova frontiera per il contrasto al Covid-19 con l’utilizzo degli anticorpi sviluppati nel plasma delle persone guarite, una strada che è in sperimentazione già in diverse regioni d’Italia.

Nel nostro Paese il plasma raccolto raggiunge il 70% della quantità necessaria per produrre i farmaci plasmaderivati di cui abbiamo bisogno. Quello mancante viene acquistato sul mercato internazionale, con un aggravio di costi per la nostra sanità e una minore sicurezza sui prodotti. Da qui l’importanza di incrementare questo tipo di donazione, con l’obiettivo di raggiungere l’indipendenza dai mercati esteri e il completo controllo della “filiera” che va da donatore a paziente.

L’Avis provinciale, insieme al Servizio Trasfusionale del Policlinico ha inviato in questi giorni una lettera aperta a tutti i donatori invitandoli a donare plasma, anche in alternativa alla donazione di sangue intero. In particolare sono chiamati in causa gli appartenenti ai gruppi A positivo, AB positivo, AB negativo e B positivo.

 

Come mai la preferenza per questi gruppi?

  1. il plasma di gruppo AB è universale, compatibile con qualunque gruppo sanguigno, quindi particolarmente prezioso.
  2. i globuli rossi di gruppo A positivo e B positivo sono ampiamente disponibili per cui anche se il donatore preferisce la donazione di plasma ad una di sangue non crea problemi immediati per la copertura delle necessità sanitarie;
  3. i globuli rossi di gruppo 0 (definito donatore universale) sono i più utilizzati soprattutto in situazioni di emergenza;
  4. i globuli rossi con fattore Rh negativo sono molto più rari (sono presenti solo nel 15% della
    popolazione) ed è quindi importante averne sempre una buona scorta a disposizione.

Se non riceverete la lettera nella vostra casella di posta, potete aprirla qui, insieme ad un breve manuale informativo sulla donazione del plasma.

Vale la pena dedicare un po’ di tempo alla lettura e soprattutto un po’ di tempo al dono di questo prezioso componente del sangue. E il tempo in questi giorni non manca. Sta a noi trasformarlo in tempo di qualità.

Per donare plasma è necessaria la prenotazione, contattando la propria sede di iscrizione, la sede dove si intende donare o l’Avis Provinciale di Modena tel. 059 3684911.

Si può inoltre utilizzare l’App di Avisnet. In provincia di Modena i centri di raccolta plasma sono presso le Avis di Modena, Carpi, Mirandola, Pavullo, Sassuolo, Vignola.