In Italia ogni 10 secondi viene effettuata una trasfusione di sangue. E questo avveniva prima, è avvenuto durante e avverrà dopo il Coronavirus.
Lo sa bene l’esercito di un milione e 700mila donatori italiani che non ha interrotto la catena della solidarietà nemmeno durante il lockdown, superando addirittura la media delle donazioni in questo periodo a livello nazionale.
Modena non è stata da meno: i donatori della nostra provincia hanno risposto in modo straordinario all’invito di Avis ad uscire per donare, pur tra le difficoltà degli spostamenti, delle attese, delle disposizioni di sicurezza.
Lo conferma l’aumento delle donazioni nei primi cinque mesi del 2020, compresi i mesi critici di marzo ed aprile: le unità raccolte fra sangue, plasma e piastrine sono state 22.399, quasi l’1% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La crescita più significativa riguarda le donazioni di plasma e piastrine che hanno raggiunto le 9.320 unità, 1.158 in più del 2019, pari al +14,19%.
Anche in questa fase dell’anno e anche di fronte al virus, Modena ha confermato il suo primato di provincia col più alto numero di donazioni nella nostra regione.
Altrettanto significativo il numero di richieste per diventare nuovi donatori, una lunga lista di persone che in questi giorni vengono ricontattate per iniziare l’iter di idoneità ed entrare con un grande benvenuto nella famiglia Avis.
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