Prende il via lunedì 6 luglio anche a Modena, come in tutta la Regione, la campagna di screening sierologico gratuito e volontario per la ricerca di anticorpi IgG sulle donazioni di sangue e plasma, con l’obiettivo di contribuire all’indagine epidemiologica sulla circolazione del coronavirus nella popolazione dell’Emilia Romagna. L’indagine proseguirà indicativamente fino alla fine dell’anno.

I test verranno eseguiti dal Servizio di Medicina Trasfusionale del Policlinico sulle provette che accompagnano le donazioni di sangue, plasma o piastrine o su quelle dei donatori effettivi che effettuino esami di controllo, prelevate nelle sedi Avis o presso lo stesso Servizio Trasfusionale del Policlinico.

La ricerca riguarderà gli anticorpi IgG, quelli cioè che, in caso di contatto con il virus, rimangono per più tempo all’interno dell’organismo. In caso di positività, l’interessato dovrà seguire il percorso previsto dalle strutture sanitarie, che prevede l’informazione al medico curante e l’invio alla Struttura di Gastroenterologia per l’effettuazione del successivo tampone di controllo.

Fino alla ricezione dell’esito del tampone il donatore dovrà restare in isolamento volontario. Si precisa che questo periodo non sarà coperto da malattia e l’assenza dal lavoro dovrà configurarsi come ferie o permesso secondo quanto stabilito dagli specifici contratti di lavoro. Se anche la risposta al tampone sarà positiva, potrà invece usufruire del periodo di malattia per il tempo necessario. Sono previsti comunque percorsi preferenziali per far sì che il tampone venga eseguito entro pochi giorni dall’esito positivo del test.

L’adesione allo studio è volontaria. All’arrivo in sede Avis il donatore sarà debitamente informato e dovrà sottoscrivere uno specifico consenso di adesione al protocollo di screening. Allo stesso modo chi deciderà di non aderire dovrà dichiararlo. All’atto della donazione nulla cambierà per il donatore, che verrà sottoposto al normale prelievo.

 

FAQ

Cos’è?

Si tratta di uno studio promosso dalla Regione Emilia Romagna per valutare la diffusione della presenza degli anticorpi relativi al virus SARS-Cov-2 nella popolazione dei donatori.
La ricerca riguarderà gli anticorpi IgG, quelli cioè che, in caso di contatto con il virus, rimangono per più tempo all’interno dell’organismo. Indicano una possibile immunizzazione contro il virus.

Chi può fare il test?

Tutte le donatrici e i donatori  effettivi sia di sangue che di plasma al momento della donazione o in occasione di esami di controllo, in tutte le sedi Avis della provincia o presso il Servizio Trasfusionale del Policlinico.

Il test è obbligatorio?

No, il test è su base volontaria. Viene richiesto uno specifico consenso alla sua effettuazione, si può quindi dichiarare di aderire o non aderire.

Come si effettua?

Il test viene eseguito dal Servizio di Medicina Trasfusionale sulla sacca di sangue o plasma donato e non può essere prenotato a parte. Al momento della donazione nulla cambia per il donatore, che verrà sottoposto al normale prelievo.

Da quando?

I test verranno effettuati a partire da lunedì 6 luglio 2020 e proseguiranno, indicativamente, fino alla fine dell’anno.

Perché è utile fare il test?

Per aiutare la ricerca nella lotta al Covid-19 attraverso una maggiore conoscenza della risposta immunitaria al virus nella popolazione. Per fare un gesto altruista e proteggere la comunità. Per essere preparati in caso di una nuova ondata di coronavirus.

Cosa succede se il test delle IgG relative al Covid-19 è positivo?

In caso di positività del test delle IgG, il donatore verrà preso in carico dal Servizio Sanitario e seguito secondo uno specifico protocollo che prevede l’isolamento fiduciario a casa fino all’effettuazione di un tampone di controllo. Vengono garanti tempi rapidi (qualche giorno) per la risposta agli esami e per l’effettuazione dell’eventuale tampone di controllo.

L’isolamento fiduciario prima dell’effettuazione del tampone non è considerato periodo di malattia e l’assenza dal lavoro dovrà configurarsi come ferie o permesso, mentre l’isolamento a seguito di un tampone positivo è considerato periodo di malattia.

È sicuro donare sangue e plasma in tempo di Covid?

Non ci sono evidenze scientifiche che il virus si trasmetta con le trasfusioni. All’interno dei punti di prelievo viene rispettato il distanziamento sociale e vengono messi in atto tutti i protocolli di prevenzione. La donazione di sangue, quindi, è sicura sia per il donatore che per il ricevente.