Scherzi del Covid: anche l’aggettivo “positivo” ha acquisito in questi mesi un’accezione negativa. Ma parlando di donazioni estive vogliamo restituire a questo termine il suo significato originale, perché il bilancio dei mesi di giugno, luglio e agosto è davvero positivo, in senso più che buono.

Nel trimestre la raccolta complessiva ha raggiunto quota 13.570 unità, 1.018 in più rispetto allo stesso periodo del 2019, pari all’8,11%. Se il sangue intero, con 7.821 donazioni ha registrato la leggera flessione di 105 unità, il grosso impulso alla crescita viene dalle donazioni di plasma, che hanno raggiunto le 5.256 unità con un aumento del 26,56%. Bene anche le altre aferesi (piastrine), a quota 493 con un incremento del 4,2%.

Nello stesso periodo i media nazionali lanciavano l’allarme per la carenza di sangue in diverse zone d’Italia, dovuta al calo delle donazioni. Cosa che non è avvenuta a Modena, in decisa controtendenza rispetto ai dati nazionali, tanto da poter mettere a disposizione unità di sangue per le zone carenti.

“Sia durante il lockdown che nei mesi estivi – dichiara il dott. Giovanni Ceccherelli responsabile del Servizio Medicina Trasfusionale del Policlinico -grazie alla disponibilità dei donatori le strutture sanitarie della nostra provincia non hanno avuto carenze né ritardi negli interventi per mancanza di sangue. Abbiamo anzi potuto mantenere le forniture previste al Centro Regionale Sangue e in questo caso, dall’inizio dell’anno alla fine di agosto abbiamo conferito 3.425 sacche di globuli rossi per aiutare altre regioni italiane nel mantenimento delle loro attività sanitarie”.

“Modena può contare su un sistema di raccolta solido e organizzato – aggiunge il presidente provinciale Cristiano Terenziani – con una rete diffusa di punti prelievo che si è mobilitata in tutti i comuni per gestire sia l’emergenza che la raccolta estiva. I buoni risultati sono dovuti soprattutto alle persone: in primo luogo i donatori con il loro senso di responsabilità, i dirigenti ed i volontari delle sedi che hanno garantito ogni misura di sicurezza, il personale medico e non medico sottoposto a turni straordinari, il personale amministrativo che ha tenuto in perfetta funzione la “macchina” Avis”.

Archiviati i mesi estivi, ma non ancora la minaccia Covid, si riparte verso l’autunno con un sistema di raccolta in sicurezza ormai collaudato, ma con le stesse necessità di sangue. L’invito ai donatori è a non abbassare la guardia e a mantenere alta la posizione di Modena fra le province più generose d’Italia. Non è una gara, non si vince niente. Il premio in palio per tutti è la vita.