Zona rossa, zona gialla, sono i colori della pandemia che ci hanno cambiato regole e abitudini in questo 2020.
Anche i nostri donatori e volontari conoscono bene il rosso e il giallo: sono i colori del dono, quello del sangue e quello del plasma.
In questo anno è cambiato tutto, ma loro no. Sono mancati gli abbracci, ma loro hanno teso il braccio.
Ci hanno detto di rimanere a casa, ma loro sono usciti per donare. Si sono messi in fila, pazientemente, per portarci un po’ del loro rosso e del loro giallo, i colori della vita.
Fino a novembre le donazioni sono state 51.408, il 5,11% in più dello scorso anno, con un’impennata delle plasmaferesi di quasi il 20%.
Proprio i mesi più critici hanno registrato l’afflusso maggiore: da marzo (inizio del lockdown) ad agosto le donazioni sono state più di 27.000, di cui 10.600 erano di plasma, aumentato in questi soli mesi del 21,67%.
Ai numeri della raccolta vanno poi aggiunte le tantissime richieste di diventare donatori.
Una risposta forse prevedibile (conoscendo il popolo degli avisini e il cuore dei modenesi), ma ugualmente straordinaria, che racconta la faccia bella di questi mesi brutti.
A donatori, volontari, medici e infermieri, impiegati, dirigenti di tutte le 50 sedi della Provincia va un “grazie” lungo un anno dal presidente Cristiano Terenziani a nome dell’ Avis provinciale di Modena.
“Ne usciremo diversi”, dicono in molti, ma noi vi diciamo “non cambiate mai!”
Scrivi un commento