C’è Yel il plasma, Reddy il globulo rosso, Pip la piastrina e anche Bleah il virus. L’esercito delle nuove mascotte Avis è sbarcato durante le feste di Natale ed è pronto ad invaderci di simpatia. Seguiamo il percorso che ha portato alla nascita dei Blood Brothers direttamente dalle parole del loro “papà” Roberto Mantovani, direttore di Avis Provinciale di Modena. Il fatto che da poco più di un anno sia anche nonno non è del tutto marginale…

Ci sono idee che ti si insinuano nella mente e che non riesci più a scacciare. Per un po’ si assopiscono ma poi, quasi per farti un dispetto, spuntano di nuovo e ti pongono prepotentemente un interrogativo in qualche modo intrigante: ma perché no?

Per me questo è stato il caso dei pupazzi che raffigurano i componenti del sangue. 

L’idea ha una duplice matrice: la prima trova i suoi natali dall’altra parte del mondo ed esattamente in Australia dove, visitando il museo della scienza e della tecnica di Sidney, sono incappato in pupazzotti di vario genere tra i quali quelli di un virus davvero molto accattivante. La seconda nasce invece in Italia dove le continue raccolte di pupazzi o di personaggi in plastica che una nota catena nostrana periodicamente promuove mi ha fatto sorgere l’idea di promuovere soggetti più vicini al nostro volontariato. E siccome sono testardo di mio (problematica certamente peggiorata con l’età che avanza) mi sono messo in moto per poterci arrivare in fondo.

Galeotta, da questo punto di vista, la fondamentale collaborazione di Daniela, la nostra segretaria di Consiglio, in quanto la ditta dove lavora produce e fa produrre giustappunto pupazzi in plastica o in stoffa. Il destino ha quindi tramato ai miei danni mettendomi sul tappeto tutte le opportunità per realizzare il mio progetto. A questo si aggiunga che sia il titolare, i vari addetti e i grafici (che ringrazio di tutto cuore) sono stati cortesissimi oltre che bravissimi nella realizzazione e il gioco è fatto. Dopo tre mesi “dall’approccio” abbiamo avuto i primi campioni che sono apparsi da subito fantastici.

L’idea non poteva, però, rimanere relegata nel solo territorio modenese ma doveva diventare patrimonio dell’intera associazione. Ecco allora che è apparso naturale proporre l’idea ad Emoservizi perché potesse trovare diffusione sull’intero territorio nazionale. Rapido colloquio con Andrea Tieghi – amministratore delegato – e via si è partiti.

E finalmente ecco qui a festeggiare il Natale assieme a noi, 8 personaggi che, com’è giusto che sia, hanno ottenuto anche il loro battesimo con tanto di imposizione di nome: “la goccia”, “450 – la sacca”, “Yel – il plasma”, “Bleah – il virus”, “Blanche – il globulo bianco”, “Reddy – il globulo rosso”, “Zia riserva”, “Pip – la piastrina”.

La prima accoglienza – tra gli addetti ai lavori – è stata entusiastica. Si tratta di strumenti promozionali davvero importanti ed accattivanti che potranno darci una mano nella nostra attività nelle scuole e non solo, ma che non mancheranno di suscitare simpatia anche tra i più grandi ed i più piccini.

Il primo contingente è già arrivato ed una campionatura è stata inviata a tutte le sedi. Ora tocca ai dirigenti ed ai volontari sfruttare l’ opportunità che questa novità crea.

Da parte mia, con malcelato entusiasmo, sono davvero felice di vedere realizzata un idea e molto soddisfatto del risultato; ma d’altra parte ogni scarrafone…

Roberto Mantovani, direttore Avis provinciale Modena