Quando all’inizio di dicembre è sbucata all’improvviso l’idea di una sottoscrizione interna utile al reperimento di fondi in vista di un ulteriore e continuo adeguamento della sede e del triage alle norme anticovid già rispettate in maniera strettissima (ma sempre perfettibile), sembrò una follia.

Come pure sembrò follia prevedere la vendita di 3000 biglietti senza la possibilità di utilizzare i soliti sistemi (banchetti in piazze, mercati, supermercati, ecc.) assolutamente improponibili in questo periodo: fortuna che la stampa da parte della tipografia era gratuita e quindi nessun rischio a questo proposito. E poi come avrebbero risposto gli operatori locali di fronte alla nostra richiesta di metterci a disposizione un numero ed una qualità di premi che giustificassero il nostro impegno?

Naturalmente, seguendo i detti popolari “se non sono matti non li vogliamo” e “ muro o non muro tre passi avanti” abbiamo deciso che valesse la pena provarci ed i risultati ottenuti sono andati ben oltre le più rosee previsioni: 107 i premi raccolti, i biglietti venduti tutti (e magari ce ne fosse stato qualcuno di più……). Forse un giorno impareremo a fidarci della generosità della popolazione nei nostri confronti.

Il 7 gennaio scorso, poi, estrazione in diretta streaming su facebook e instagram (chi volesse rivedersi tutte le operazioni le trova su questi canali) utilizzando come raccoglitore dei 3000 biglietti l’aggeggio strano, che appare in foto e prestato dalla Parrocchia di Rometta, costruito con un cestello di lavatrice per arrostire le castagne alla sagra e adattato all’uso. Quando si parla di inventiva………’

Ricordando poi a chi è interessato che i numeri estratti relativi ai premi non ancora ritirati sono disponibili in sede ed assaporando l’appagante piacere per il risultato ottenuto, assicuriamo che non molleremo certamente la presa prenotando fin da ora il Natale prossimo quando, partendo per tempo, sfruttando l’esperienza maturata e pregando che intanto il Covid sia bello e sepolto, potremo puntare su numeri ancora più alti.

Rilassiamoci un attimo ma non troppo: fra poco c’è Pasqua e anche qui abbiamo l’esperienza dell’anno passato. Vogliamo proprio dimenticarcene?

Stefano Tosi