Salve gente.” Di che cosa vogliamo parlare questa volta? Accantonando per un attimo i numeri relativi alle donazioni di cui avremo modo di parlare prossimamente, ritengo sia opportuno mettervi a conoscenza dei risultati finali relativi allo

SCREENING IMMUNOLOGICO REGIONALE
per valutare la sieropositività dei donatori

Come i più attenti ricorderanno di questo argomento ho parlato nella newsletter dello scorso novembre anticipando i dati parziali al 15/9, già più che positivi, relativi a 9254 prelievi, dati che oggi possiamo aggiornarvi in quanto definitivi.

Per meglio inquadrare la situazione, accennerò brevemente al fatto che lo screening voluto dalla regione a base assolutamente volontaria, è terminato il 17 gennaio scorso (qualche giorno più tardi della data inizialmente prevista e cioè il 31/12) e che il prelievo accompagnava gli esami che vengono effettuati sistematicamente quale controllo della idoneità della donazione stessa ad entrare nel circolo normale.

Vediamo dunque questi dati. Su 32.750 prelievi complessivamente inviati al Servizio Trasfusionale, ben 25.754 pari al 78,63% ha ricevuto l’autorizzazione necessaria da parte del donatore; di questi solo 791 pari al 3,07% sono risultati positivi; i tamponi effettuati gratuitamente sono stati 441 dei quali positivi solo 50 pari allo 0,19% sul totale dei controllo fatti e 11,3% sul totale tamponi effettuati. Si tratta dunque di numeri assolutamente accettabili specialmente se paragonati a quelli generali.

Vogliamo come mia consuetudine trarre da questa operazione una grillesca morale? Anzitutto una banale considerazione. Parafrasando l’ intervento del nostro presidente provinciale Cristiano Terenziani in una recente intervista, mi permetto di dire che i nostri donatori aderendo all’iniziativa in numero elevatissimo e incuranti del rischio derivante da un’ eventuale positività, hanno palesato un altissimo senso di responsabilità collettiva. Al di là, poi, dei casi rilevati, tutti per altro non sintomatici, questa esperienza è la plastica dimostrazione di come “i donatori fanno sempre della propria salute un dono per la comunità”.

Ricordiamolo a noi stessi ed al mondo che ci circonda e del quale siamo parte attiva: anche questo è l’Avis.

Il grillo parlante

(Stefano Tosi)