“Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto sia, di doman non c’è certezza”.
Così componeva alla soglia del 16^ secolo (1490) un tale Lorenzo il Magnifico iniziando il componimento “Il trionfo di Bacco e Arianna” che, se ben ricordo, a metà del secolo scorso mi si fece imparare a memoria, ma che ancora oggi può essere di grande attualità.
Terminato questo sfoggio di conoscenza letteraria, vediamo di capire che cosa c’entra la giovinezza con il discorso che voglio fare. Torniamo dunque al 31/12/2020, giorno di chiusura di un anno importante.
Come prassi e piacere personale richiedono, mi sono recato in sede per (almeno formalmente) gli auguri di buon anno nuovo nascondendo, però, le mie vere intenzioni e cioè di scoprire chi sarebbe stato l’ultimo donatore dell’anno nella sala prelievi di Sassuolo.
Smentendo poi la vile diceria che mi vuole accanito sostenitore della supremazia sassolese, sono ben felice di comunicare che la 8275° e ultima donazione è stata effettuata da una giovane donna proveniente dalla sezione di Frassinoro, tale Eleonora Agostinelli che quel giorno ha donato per la 10° volta e, come ci ha assicurato, continuerà a farlo finché possibile.
Per poi sfatare eventuali accusa di maschilismo, mi permetto di farvi notare un altro particolare. Guardate le foto che riprendono 3 signore al bar, in sala prelievi ed in sala d’aspetto: ebbene queste sono le ultime 3 persone che hanno donato, sono ovviamente donne e hanno, come si intravede nonostante la mascherina, un’età che ormai invidio da decenni.
Passando poi agli auguri (panettone, spumante, e purtroppo niente baci e abbracci) vi invito a considerare la foto di gruppo che riprende il personale presente in sede quella mattina, appositamente scelta per meglio farvi capire dove voglio arrivare. Vediamo un pò.
Di vecchietti come me non ce ne sono altri, segue a debita distanza il presidente Mimmo, e ancor più lontano (in fascia intermedia) Antonella e Cristina. Tutta l’altra massa di personaggi (infermiere e medici) che comprende Marta, Alessia, Rosaria, Elisa, Sofia non supera i 30 anni, senza contare i tre addetti al triage e cioè Martina, Daniel e Benedetta, che tranquillamente viaggiano attorno ai 20 anni.
Passato, presente e futuro raggruppati nella più plastica dimostrazione di quanto generazioni così diverse possano lavorare assieme. Quale migliore assicurazione si può avere per una lunga durata della nostra associazione?
A proposito. Scusate se all’Avis abbiamo le nostre manie circa la sicurezza anticovid, ma vi faccio notare che tutti indossano correttamente le mascherine e, prevenendo qualche mala lingua, che l’assembramento per la foto è durato soltanto pochi secondi.
Buon anno, un po’ in ritardo ma di cuore.
Stefano Tosi
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