Sembra facile seguire la gestione di una sede grande come la nostra con 12 postazioni in sala prelievi attive sei giorni su sette e altre 3 potenzialmente utilizzabili a richiesta, tre ambulatori efficienti, una reception, un triage, un bar ristoro e quanto altro serve di contorno.

Non è parimenti facile poter assecondare le richieste di aggiornamento delle attrezzature che ogni settore interessato ci fa pervenire, dovendo ovviamente legare le priorità ad una logica di precedenze influenzate dalle disponibilità finanziarie oltre che da un banale ordine di priorità tecnica e di urgenza.

Fortuna, però, che ogni tanto qualcuno, ispirato da un’entità superiore o più semplicemente dalla propria generosità, decide di darci una mano.

Così è avvenuto qualche mese fa quando una ditta della zona, la Dini Argeo srl con sede in Fiorano, grazie anche al contatto con una nostra collaboratrice, si è offerta di adeguare gratuitamente il nostro parco bilance pesa persone fornendocene gratuitamente 3 di propria produzione, immediatamente posizionate negli ambulatori che onestamente ne avevano un disperato bisogno.

L’incontro, poi, con due importanti dirigenti della stessa azienda presso la nostra sede ha ulteriormente migliorato il rapporto anche perché, mi si perdoni la banalità, i loro cognomi sono una garanzia assoluta.

Prendiamo ad esempio il sig. Corradini Massimo risultato essere poi il padre di tale Alice Corradini che i più attenti ricorderanno quale autrice della 8000° donazione effettuata nel corso del 2020 presso la nostra sala prelievi il 23 dicembre scorso. Una felicissima coincidenza vi assicuro, niente di preparato anche perché a dicembre l’operazione bilance non era stata ancora neanche pensata.

Diversa è la posizione del suo collega Enrico Tosi del quale sappiamo ben poco, e mi guardo bene dall’effettuare eventuali ricerche anche e soprattutto per rispetto di quella privacy che all’Avis è uno dei pilastri nella gestione dei dati personali.

Consultando il nostro database direi però di poter escludere la possibilità di un qualunque collegamento, almeno apparente, con donatori così come niente evita di considerare che il semplice fatto di chiamarsi Tosi lo mette in vetta a molte classifiche di merito. E se lo dico io, che di Tosi me ne intendo, potete fidarvi (almeno credo…….)..

Un piccolo appunto, però, ad entrambi. Durante la visita avevano promesso che forse si sarebbero iscritti al più presto per poi cominciare a donare, ma mi pare che ancora non l’abbiano fatto. Nessuno è perfetto e poi, visto che, oltre che per le bilance, dobbiamo ringraziarli anche per una congrua donazione in contanti, direi che possiamo perdonarli. Se poi vorranno ripensarci sappiano che il nostro efficientissimo staff medico infermieristico è sempre qui, pronto ad accoglierli.

Ancora grazie.

Stefano Tosi