Orgoglio, ma anche grande responsabilità. Per Fabio Vitali, presidente al secondo mandato di AVIS Mirandola, il 70mo di fondazione è cosa – come non esita confessare – di grande impegno per tutti i volontari della sezione.
- 70 anni di storia, un cammino di generosità pieno di importanti risultati. Bastano per guardare al futuro con altrettanta positività?
“Ne sono convinto anche per i risultati più recenti. Nel 2020, nel pieno della pandemia, abbiamo registrato una crescita senza precedenti, segnata da una straordinaria presenza di giovani under 20; ben 82 su un totale di 119 nuovi iscritti”.
- Giovani in prima fila, un dato fino a poco tempo fa per nulla scontato.
“Da anni stiamo lavorando per promuovere tra gli adolescenti il dono del sangue. Ma in quel 69% di giovani sotto i 20 anni vedo un salto di qualità più generale. C’è la voglia di scendere in campo con atti concreti di solidarietà immediatamente leggibili, e la donazione del sangue è uno di questi”.
- Con quale messaggio vi rivolgete ai giovani?
“Proponiamo loro di essere protagonisti, in una società più solidale, più giusta e attenta ai bisogni della collettività”.
- E con quali strumenti?
“Diversi, tra cui i social network, lo sport, l’esempio contagioso del nostro Gruppo Giovani. Ma la leva principale rimane la famiglia che, sorprendentemente, si conferma la fonte primaria di informazione sulla cultura del dono”.
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