La Festa a Ponte Alto rappresenta sempre una eccellente occasione per catturare nuovi donatori e attirare l’attenzione dei visitatori sulla preziosa attività svolta dall’Avis. Ecco perché desidero fare memoria di una tipica serata, spesa in attività di promozione volontariato nel mese di settembre a Ponte Alto.

Il mio compito principale era quello di gonfiare palloncini, da donare ai figli dei passanti. Con l’occasione, si intervistavano i genitori e si cercava di capire se e come potessero essere interessati nell’attività di donazione.

I problemi cominciano a nascere quando il bimbo o la bimba devono scegliere il colore del palloncino: mentre il bimbo di solito ha le idee chiarissime, la bimba si blocca per parecchi secondi, alla ricerca del colore più gradito. È facile pensare a come si comporterà questa bimba, divenuta adulta, quando entrerà in un negozio per scegliere un vestito!

Occorre poi prestare massima attenzione nel rivolgersi ai bimbi, soprattutto assai giovani: una bellissima creatura, con lunghi capelli biondi, con vestito con sbuffi vari e di colore rosa viene evidentemente invitata a scegliere il palloncino con una frase del tipo «carissima quale palloncino desideri? » Al che la madre, con aria fortemente scandalizzata, ti rimprovera dicendo « ma non vedi che è un bambino! ». Ecco perché la raccomandazione di un esperto di volontariato ai banchetti è quella di fare sempre riferimenti asessuati alla creatura, del tipo angelo, angioletto, bella creatura, erede del patrimonio familiare e simili.

Assai interessante è poi l’intervista con i genitori e gli adulti, per conoscere se sono interessati a diventare donatori; più volte degli omaccioni alti 1 metro e 90 e del peso di 120 kg, profondamente tatuati sulle braccia, dichiarano di non poter diventare donatori, perché hanno paura degli aghi!

Un altro esotico motivo per non diventare donatori mi è stato riferito da un intervistato: « io non desidero diventare donatore perché un mio amico, che era donatore, è morto in un incidente stradale. Ciò significa che diventare donatori porta iella ».Devo dire che di scuse ne ho sentite tante, ma questa è veramente nuova.

Infine, occorre risolvere l’annoso problema legato al fatto che il palloncino debba essere offerto liberamente al bimbo, oppure si debba esigere una taglia!

Io sono sempre stato favorevole all’idea di lasciare piena libertà di scelta e l’esperienza dimostra che, quando vi è libertà di scelta, il genitore dona almeno il doppio di quanto donerebbe se gli si chiedesse ufficialmente una taglia dell’ordine di 0,50 €.

Infine, a riprova della serietà della nostra associazione, è opportuno che, dopo aver consegnato il palloncino, si precisi ai familiari che il palloncino è coperto da garanzia integrale per tutto il periodo di stazionamento all’interno della festa. In altre parole, se il bambino accidentalmente farà scoppiare palloncino, potrà tornare presso il nostro stand e saremo lieti di onorare la garanzia prestata!

Un volontario anonimo