Salve gente. Covid o non covid la nostra attività di prelievo sangue, plasma e piastrine continua e con essa tutta quella massa di interventi di contorno che i volontari svolgono, interventi spesso poco considerati ma che sono indispensabili al funzionamento delle nostre sale prelievi. Fra questi accenniamo oggi al lavoro delle telefoniste ed in particolare alle
CONVOCAZIONI PER TIPI DI SANGUE
Come certamente ricorderete ogni tanto arrivano richieste di donazioni con particolare riferimento ad un tipo particolare di sangue o plasma, richieste che vengono giustificate da improvvisi fabbisogni che, viene detto, non riescono ad essere coperti dalle scorte presenti presso i Centri Trasfusionali. A tali richieste in molti rispondono con la consueta generosità ma c’è purtroppo anche chi si arrabbia accusando le sezioni di eccessivo accanimento nei confronti di chi già dimostra periodicamente la propria generosità.
E’ vero, a volte si è costretti per soddisfare richieste specifiche a contattare qualcuno chiamato da poco, che ha promesso di venire appena possibile e che, in condizioni normali, verrebbe lasciato in pace. Ma parlando di condizioni normali, vediamo di capire quale è praticamente la normalità nel funzionamento del sistema.
Di solito molto banalmente si effettua il prelievo in base alla disponibilità da parte del donatore, senza ovviamente considerare il gruppo sanguigno, poi la sacca viene congelata, in attesa dell’utilizzo e questa procedura di solito consente di coprire le richieste. Di solito ma non sempre.
Che cosa succede quando arrivano richieste straordinarie in previsione di grandi interventi che possono richiedere anche decine di sacche, oppure più banalmente la straordinarietà riguarda tipi di sangue più rari e difficili da reperire? Che cosa succede poi se a volte anche quella che si ritiene ordinarietà va in tilt per banalissime questioni di numeri?
Prendiamo ad esempio il gruppo 0 negativo che non è certo uno dei più diffusi, che sappiamo può essere trasfuso in sostituzione di ogni altro gruppo e che quindi è l’unico che può viaggiare sulle ambulanze del 118 che corrono a salvare vittime di incidenti che non si sa chi siano e che gruppo sanguigno abbiano.
Cosa succederebbe se non si potesse far fronte a queste emergenze? Senza poi considerare che il donatore di 0 negativo è l’unico che in caso di bisogno può ricevere soltanto una trasfusione di sangue del suo stesso gruppo. Lo sapevate questo? Certamente non tutti. Ho citato il caso probabilmente più eclatante, ma non certo l’unico che aiuta a capire la difficoltà nella programmazione e nella realizzazione di quanto programmato.
E qui mi fermo. Vediamo dunque di sopportare quelle che a volte consideriamo eccessive intrusioni telefoniche, anzi cerchiamo di facilitare il lavoro di chi si dà da fare in questo senso. Aiutateci poi a contattarvi e, se potete, rispondete al telefono anche se vedete (scusate la cattiveria) che è il numero dell’Avis. Pensate che fregatura sarebbe se, dopo aver donato moltissime volte, in caso di nostro bisogno non ci fosse per noi abbastanza sangue.
Questo è quanto. Avanti pure e buona donazione appena vi è possibile.
Il grillo parlante
(Stefano Tosi)
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