Il “terremoto” Wuhan e il conseguente “tsunami pandemico” generatosi nel 2019, sta tuttora influenzando la vita socio-economica del nostro pianeta. Eravamo convinti che la maggior parte di noi pensasse che gli scenari generatisi, facessero ormai parte della letteratura medica o di una possibile sceneggiatura per un film catastrofista.

Sono stati due anni assolutamente imprevedibili e, per la maggior parte delle attività economiche, dirompenti. Stiamo vivendo un periodo carico di tensioni e che non sappiamo quando potremo consegnare ai capitoli più impegnativi della nostra storia.

Ovviamente anche la nostra associazione è rimasta coinvolta nel turbinio degli eventi che ne hanno punteggiato lo svolgersi della quotidiana attività d’inevitabili coni d’ombra e confortanti zone di luce. Tra le conferme più corroboranti, ci sono sicuramente i nostri donatori, le nostre donatrici e il personale tutto.

L’attività sinergica di questi insostituibili pilastri del nostro “mestiere” ci ha regalato, nel 2021, un incremento annuo provinciale di 2.428 donazioni, il 4,32% in più rispetto ai numeri già da record dell’ anno precedente, con un aumento nel solo comune di Modena di 346 donazioni.

Non possiamo non sentirci che rinfrancati dai luminosi risultati regalatici da chi garantisce continuità e incisività al nostro impegno sociale, anche se le criticità del fabbisogno di sangue, plasma e loro derivati non si sono di certo annullate.

Già sul primo mese del 2022 è scesa infatti l’ombra della carenza di sangue, con un calo generale delle scorte dovuta alla diffusione della variante Omicron che sta riducendo il numero di donatori e anche del personale sanitario addetto ai prelievi. La sola provincia di Modena ha già registrato in gennaio l’11,18% in in meno delle donazioni di sangue e plasma, con prospettive non certo rosee per l’immediato futuro.

Ci dobbiamo allora appellare ancora una volta ai nostri “luminosi” donatori perché prenotino al più presto una donazione di sangue o di plasma, anche alternandole, per scongiurare l’emergenza sangue nei nostri ospedali.

Fra le “ombre” registriamo anche una spiacevole e per certi versi grottesca avventura che ha coinvolto la nostra sede provinciale. Come riportato dalla stampa modenese e dai social, il 19 Gennaio intorno alle ore 12 due individui, approfittando della chiusura del triage, si sono introdotti senza mascherina nei locali destinati all’accoglienza dei donatori.

Nonostante i molteplici inviti a indossare le protezioni e ignorando le procedure di sicurezza previste, hanno dato vita a uno sproloquio “no mask”, condito da insulti vari al nostro personale. Gli “attori” della sceneggiata si sono allontanati per l’imminente arrivo delle forze dell’ordine e relativa denuncia dei soggetti coinvolti, già noti per altri atti simili.

Ognuno di noi condivide e subisce la tensione, l’incertezza di questo momento storico e siamo consci che la paura e il senso d’impotenza che ne derivano possano sfogarsi in atteggiamenti contrari al nostro senso civico.

Crediamo che far parte di qualcosa d’importante, come la promozione e la difesa di un insostituibile gesto di solidarietà qual è il dono del sangue, sia la migliore soluzione per rimanere umani.

Stefano Villani, redazione Avis Provinciale Modena