Nasce oggi una nuova rubrica, un tentativo di collegare i vertici dell’associazione a tutti i soci ai quali comunicheremo in maniera meno formale possibile quelle informazione che si riterranno di volta in volta più interessanti aprendo così ai donatori le porte di quelle “segrete stanze” che per tradizione purtroppo fino ad oggi sono rimaste chiuse. Se poi si riuscirà ad instaurare un contatto diretto con voi, tanto meglio. Attendiamo quindi vostre considerazioni alle quali cercheremo di rispondere.

Ma veniamo al dunque. Scorrendo il verbale del 24 novembre scorso, punti 4° e 6° dell’ordine del giorno troviamo il primo argomento da esternarvi e cioè

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI ADEGUAMENTO STRATEGICO ED ORGANIZZATIVO DELL’ASSOCIAZIONE

Non vi spaventate: argomento difficile da spiegare ed interpretare ma che cercherò di riassumere nel modo possibilmente più comprensibile.

La nostra associazione sta riscontrando da vari anni un costante incremento del numero di soci, delle donazioni e dell’attività svolta. Va poi considerato che gli adempimenti ai quali anche le associazioni di volontariato sono chiamate a fare fonte sono sempre di più e sempre più complessi. Per rispondere a queste problematiche e dare il necessario supporto anche alle sedi comunali, si è reso pertanto necessario incrementare il numero dei dipendenti occupati in ambito sanitario ed amministrativo, al punto che oggi l’Avis provinciale Modena conta oltre 50 dipendenti ai quali si affiancano un centinaio di collaboratori che operano a rapporto libero professionale, numeri in linea con una media azienda. Un’attività in crescita comporta anche la necessità di adottare un migliore modello organizzativo.

Trattandosi di un impegno di non poco conto è stato deciso di attivare una collaborazione con una società esterna dotata di esperienza in materia, la CNA CONSULENZA che opererà in sintonia con il personale ed i dirigenti associativi al fine di definire strategie contando sulla collaborazione di chi, dall’interno, sarà in grado di dare una mano grazie alla conoscenza del funzionamento attuale e dei problemi che sono senz’altro presenti e da risolvere.

Si procederà per gradi, affrontando i vari aspetti critici sia di carattere sanitario (strutturale e procedurale) che prettamente operativo andando ad incidere (anche profondamente se serve) sull’organizzazione e sul funzionamento dei vari settori di attività.

Questo comporterà anzitutto la individuazione di specifiche responsabilità, la definizione di mansionari, la programmazione di controlli periodici sulle attività svolte, il coordinamento fra i vari settori delle procedure di lavoro che verranno attivate e tutto quanto serve per garantire la massima efficienza possibile. Non esclusa, in questo campo anche l’opportunità di esternalizzare certe funzioni ora a carico del personale dipendente. Così più o meno si opera in tutte le aziende.

Naturalmente, e questo non è secondario, quest’operazione non andrà a nuocere sull’attività dei volontari il cui operato continuerà ad essere altamente integrato nella nuova struttura. Avis d’altronde vuol dire Associazione Volontari Italiani Sangue).

Per ora mi fermo. Poiché l’operazione si svolgerà in più fasi ed in tempi ragionevolmente lunghi, sarà mia cura aggiornarvi di volta in volta sullo stato dei lavori.

Seguite questa rubrica. Vedremo di raccontarvi tutto.

Stefano Tosi – Redazione Avis Provinciale Modena