Febbraio e Marzo : mesi dedicati alle
ASSEMBLEE AVIS
Eh sì, in questo periodo il mondo dell’Avis in provincia è fortemente impegnato all’organizzazione delle 48 assemblee sezionali che dovranno terminare a fine mese o poco oltre e che hanno come compito l’attuazione degli adempimenti statutari in tema di bilancio annuale, nonché provvedere alla elezione dei rappresentanti sezionali da inviare alle assemblee Provinciale, Regionale e Nazionale.
Fatta questa doverosa e sintetica premessa mi sento in dovere di esternare un dubbio che ho da sempre. Vista la scarsa partecipazione da parte dei soci, qual è l’interesse che la manifestazione suscita sulla gran parte dei soci stessi?
La classe dirigente dell’Avis (me compreso nel mio piccolo) è mai riuscita a far capire a chi è fuori dalle segrete stanze l’importanza di un’assemblea quale mezzo di partecipazione alla gestione delle sezioni, evitando che spesso lo svolgimento formale della riunione si trasformarmi in noia, pregiudicando (come constatato in vari casi) l’interesse di chi ha tentato l’esperienza ad una successiva partecipazione?
Si spiega a sufficienza che l’assemblea, dopo l’elezione del Consiglio Direttivo che avviene ogni 4 anni è (più o meno come capita nelle elezioni politiche o amministrative che siano) l’unico modo per rendersi conto di come chi abbiamo eletto gestisce il tutto?
Senza poi capire che, entrando personalmente in questo mondo, si può partecipare alla vita dirigenziale permettendo così ai più anziani di tirarsi indietro e fare spazio a leve nuove con idee nuove più adatte a tempi nuovi. E se ve lo dico io, credetemi.
Importante è dunque, e qui mi rivolgo a chi di dovere, semplificare sempre più le cose, anche per togliere il possibile alibi circa l’utilità delle assemblee stesse viste erroneamente come passerella durante la quale chi può riesce a mettersi in mostra. Niente di più sbagliato.
La preparazione di un’assemblea comporta un notevole lavoro da parte di molti operatori che, credetemi, farebbero volentieri qualcosa di più piacevole ma, difficilmente più importante.
Una preghiera. Quando arrivano le convocazioni pensateci e, se volete qualche chiarimento, contattateci, saremo ben felici di darvi tutte le spiegazioni.
Oggi mi fermo qui e rimando alla prossima volta la continuazione di che cosa formalmente è un’assemblea, vista dal punto di vista statutario, e legale, cioè legata al codice civile.
Intanto buona prossima assemblea.
(Stefano Tosi)
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