Permettetemi stavolta di entrare nel tecnico cercando di spiegarvi la funzione di un organo esecutivo dell’Avis, pressoché sconosciuto alla maggioranza dei donatori che ha invece un compito (per lo meno) discretamente importante. Spieghiamo dunque che cosa sono i

COMITATI DI COORDINAMENTO

Giuro che non sono una parolaccia, che non sono club esclusivi per Superman, anzi assicuro che sono composti da persone assolutamente normali le quali, in quanto volontari, si assumono solo un’incombenza in più. Ma vediamo di cosa si tratta.

Anzitutto una breve premessa. Per meglio chiarire il loro posizionamento pratico nella struttura generale, è bene si sappia che i Comitati di Coordinamento hanno come riferimento la Commissione Organizzazione e Sviluppo (ora guidata da Gianfranco Gardini) e che raccolgono le sezioni della provincia di Modena omogenee per vicinanza, per posizionamento geografico o quanto altro le accomuni e che vengono suddivise in zone che prendono il nome dalla sezione che è sede di ospedale e che pertanto ha la sala prelievi abilitata alla raccolta di plasma.

Approfitto dell’occasione per farvi conoscere le zone nelle quali potrete riconoscervi..

  • Carpi  che comprende anche Novi, Rovereto Soliera.
  • Mirandola con Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale E.,Massa Finalese, Medolla, San Felice, San Possidonio, San Prospero.
  • Modena con Bastiglia, Campogalliano, Castelfranco E., Castelnuovo R., Nonantola, Piumazzo, Ravarino, San Cesario
  • Sassuolo con Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Montefiorino, Palagano, Prignano.
  • Pavullo con Fanano, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Pievepelago, Polinago, Riolunato, Serramazzoni, Sestola.
  • Vignola con Castelvetro, Guiglia, Marano, Montese, Savignano, Solignano, Spilaberto, Vignola, Zocca.

Tanto premesso e tenuto conto che i comuni compresi nelle zone hanno certamente problematiche locali diverse, difficilmente affrontabili a livello centrale, il Provinciale ormai da anni ha deciso di dare ad ogni zona un’autonomia che si manifesta appunto nei Comitati di Coordinamento che periodicamente si riuniscono, affrontano i problemi che di volta in volta si presentano, trasferendo poi al Consiglio direttivo il compito di raccogliere, valutare ed eventualmente applicare le relative proposte.

Per meglio capirci mi permetto di ricordare che con tutta probabilità i problemi (citando nomi a caso) di Frassinoro non sono quelli di Castelvetro e neanche i problemi di Soliera (restando in pianura) debbano coincidere con quelli di Medolla. Chiaro il concetto? Mi auguro di sì. Senza poi contare che certi provvedimenti di carattere generale vengono a volte preventivamente esaminati a livello locale per un primo parere per poi essere tradotti in provvedimento definitivo. Una bel esempio di democrazia dal basso.

Chi partecipa a tali riunioni?. Anzitutto ogni sezione ha eletto un proprio incaricato, i presidenti sono membri di diritto, ed a loro si uniscono eventuali invitati presenti per curiosità o (fosse vero) in vista di un eventuale prossimo impegno in sostituzione dei veterani, ormai piuttosto attempati ed acciaccati, che in molti casi aspettano solo di poter passare il testimone alle nuove leve.

Quindi per chiarimenti eventuali chi fosse interessato non esiti a contattare me o le sezioni di appartenenza.
Alla prossima!!!!!!!!!!!!!

(Stefano Tosi)