Tornare sui passi di dieci anni fa per ricordare, ritrovarsi e festeggiare. E’ quello che ha organizzato l’Avis medollese il 28 e 29 maggio con un proprio programma nell’ambito delle celebrazioni comunali per il decennale del sisma del 2012.

Per l’occasione, domenica 29 sono arrivati a Medolla amici lontani, sostenitori, dirigenti vecchi e nuovi, con le delegazioni delle Avis dell’Abruzzo, di Frossasco, Tempio Pausania, Casalbuttano, solo alcune tra le tante consorelle che da tutta Italia contribuirono materialmente ad affrontare l’emergenza e a non fermare le donazioni.

Presenti anche Vincenzo Saturni e Andrea Tieghi, allora presidenti Avis nazionale e regionale, che hanno ritrovato gli attuali presidenti regionale Maurizio Pirazzoli e provinciale Cristiano Terenziani.

E non poteva mancare Gianni Benincasa, figura simbolo di quello che Avis e Protezione Civile riuscirono a coordinare con uomini e capacità in quei giorni.

Con la guida della presidente di Medolla Daniela Biagini hanno intrapreso insieme una “girocamminata” tra i luoghi Avis che ancora oggi segnano la mappa del paese.

Dopo la deposizione della prima pietra da parte del Comune del monumento alle vittime del sisma, il piccolo corteo, a cui si sono uniti il sindaco Carciolari e l’assessore Zacchini, ha raggiunto da Piazzale Donatori di Sangue la Barchessa dell’Amicizia, la struttura ispirata ai tipici ricoveri rurali della Bassa eretta nel 2012 dal Gruppo Giovani provinciale, per poi rendere omaggio alla lapide Avis posta all’ingresso del cimitero, quindi raggiungere il Monumento al Donatore, lo spazio urbano che per l’intera comunità medollese è diventato un luogo d’incontro (e anche di matrimoni!), e infine recarsi alla sede Avis adiacente al Teatro.

Una mattinata ricca di emozioni che è continuata al Monumento con gli interventi del sen. Stefano Vaccari, delle autorità cittadine e avisine e con i riconoscimenti da parte di Avis Provinciale a chi tanto si adoperò a favore delle 14 Avis colpite dal sisma per salvaguardare il valore del dono.

Infine un momento conviviale e festoso all’insegna della gratitudine, con premiazioni, ringraziamenti, scambi di targhe e di ricordi tra ospiti e padroni di casa, tra chi ha vissuto una prova durissima e chi li ha sostenuti, in un legame duraturo che ha dato più forza e valore alla parola solidarietà.