Già se ne è parlato tempo fa ma dubito, data l’importanza dell’argomento, faccia male riprendere un concetto estremamente utile per la nostra associazione. Riparliamo quindi del
5 PER MILLE A FAVORE DELL’AVIS
Vediamo per i pochi che non lo sanno di che cosa si tratta. Da anni ormai, lo stato affida al contribuente la possibilità di destinare parte delle tasse pagate nel corso dell’anno al “Sostegno degli enti del terzo settore iscritti nel Runts di cui all’art. 46……..ecc.” (come appare nell’immagine seguente) unicamente apponendo il numero di codice fiscale dell’ente a favore del quale è prevista la destinazione.
Rimandando ad altra occasione l’informazione circa il significato di Terzo Settore e di Runts che ci riguarda direttamente, vediamo di chiarire meglio la situazione. Anzitutto nessun esborso viene richiesto al contribuente essendo lo stato a rinunciare a parte dei propri incassi. State quindi assolutamente tranquilli e diffidate di chi, come al solito, si diverte a seminare notizie false o, come si dice oggi (e non capisco perché), Fake News.
Chiariamo anche un altro dubbio. Perché si usa il codice fiscale dell’Avis Provinciale per raccogliere tutto il ricavato della provincia e non procedere lasciando ad ogni sezione la propria autonomia? La risposta è semplicissima. Perché una sezione singola muoverebbe un importo talmente limitato che scomparirebbe di fronte allo strapotere di certe associazioni e si rischierebbe di non prendere niente nella distribuzione.
E anche qui serve un chiarimento. Il trasferimento dallo stato al destinatario non avviene automaticamente dato che tutto l’importo relativo al 5 per mille, in quanto derivante da tasse già incassate dallo Stato, viene accantonato momentaneamente e soltanto in un secondo tempo, attesi cioè i tempi (neanche lunghissimi) richiesti dalla burocrazia per l’iscrizione a bilancio di un’uscita di cassa, il ministero competente provvederà alla distribuzione.
Forse non ho usato i termini tecnici giusti ma il senso dovrebbe essere questo. Posso invece assicurare che fino ad oggi al provinciale i fondi sono sempre arrivati e sono stati utilizzati secondo le priorità del momento, coprendo cioè esigenze generali oppure distribuendo l’importo alle sezioni in base a criteri ormai collaudati negli anni e che tutti accettano. Sarà nostro impegno, in ogni caso, di informarvi circa le prossime destinazioni degli importi.
Altra precisazione. Non confondiamo il cinque per mille con l’otto per mille (chiesa Cattolica e non, sindacati, partiti ecc.) che non sono in contrapposizione fra di loro e quindi si può scegliere tranquillamente per entrambe.
Chiudo con un’ultima considerazione. E’ vero che “in concorrenza” con noi ci sono nomi ben più roboanti, che fanno la pubblicità in TV e che muovono cifre paurosamente importanti, assolutamente fuori dalla nostra portata. Mi limito però a ricordarvi che l’Avis è la sede che frequentate per donare, sono i personaggi che in sede incontrate e avete imparato a conoscere. E’ vero che già ci date moltissimo donando il sangue e non cesseremo mai di ringraziarvi. Dateci la possibilità di ampliare il ringraziamento aggiungendo anche il cinque per mille.
A proposito per ricordarvi il numero di codice fiscale da indicare nella dichiarazione dei redditi, quando andate in sede chiedete il bigliettino appositamente preparato e tenetelo nel portafogli. Non cambierà mai e sarà valido anche per gli anni a venire.
Alla prossima.
(Stefano Tosi)
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