Dopo due anni di forzata sospensione dovuta al Covid, finalmente abbiamo ripreso anche una super collaudata consuetudine che ci richiede un po’ di lavoro ma che è anche il metodo più ovvio di incontrare i soci fuori dalla sede e dalla sala prelievi in un momento conviviale oltre che importantissimo dal punto di vista istituzionale.

In poche parole si è ripristinata la Festa del Donatore 2022 organizzata l’ 11/9 scorso. Ricordo solo che settembre è un mese pericoloso a causa della coincidenza con le sagre parrocchiali, il Festival della Filosofia, manifestazioni varie e quest’anno (ci mancava…..) anche le elezioni che fortunatamente hanno avuto il buon senso di spostare un po’ avanti.

Un grazie sentito invece alle autorità presenti: il Vice Sindaco Alessandro Lucenti (premiato con medaglia d’oro per le 56 donazioni effettuate) e al presidente dell’Avis Provinciale Cristiano Terenziani.

Da sinistra: Cristiano Terenziani, Presidente Avis Provinciale – Stefano Tosi, presidente Avis Comunale Sassuolo – Alessandro Lucenti, vicesindaco del Comune di Sassuolo

Dal volantino allegato si può desumere il programma della manifestazione che, come consuetudine è iniziata in San Giorgio con la Messa delle ore 10 celebrata dal Parroco Don Carlo, nostro donatore che al termine della celebrazione è stato premiato davanti ai suoi parrocchiani con la medaglia d’oro per le 61 donazioni effettuate (per inciso ha solo 39 anni).

Al termine, uscendo dalla Chiesa siamo stati accolti dalla Banda cittadina che ci ha accompagnato per le vie cittadine fino alla Sala Biasin (gentilmente concessa dall’Amministrazione Comunale) per lo svolgimento della parte istituzionale con i discorsi di rito e la premiazione dei donatori con il maggior numero di donazioni.

 

Infine trasferimento a Ca’ Marta per il pranzo per il quale era obbligatoria la prenotazione secondo le modalità indicate sul volantino.

 

Questo è quanto. Detto così è semplice, tutto è andato piuttosto bene e ne siamo veramente felici.

Vediamo, però di capire, molto brevemente, che cosa significa organizzare una manifestazione di questo genere. Partiamo dalla parte burocratica analizzando gli adempimenti che ci sono stati richiesti: patrocinio del Comune, utilizzo suolo pubblico per il posizionamento dell’arco gonfiabile, richiesta gonfalone, richiesta presenza autorità, accordi con la Banda, richiesta Sala Biasin.

Tutto fatto, un grazie sentito per la collaborazione alla Segreteria del Sindaco ed all’Ufficio Cultura che oltre al lavoro proprio hanno assicurato il contatto con i colleghi di altri uffici.

Passando poi alle benemerenze ricordo che soltanto per premiare i donatori dalla medaglia d’oro in poi i nostri elenchi ci hanno dato 233 nominativi che sono stati contattati da Mimmo e dalla moglie Roberta.

Ricordo per inciso che ”contattare” ha spesso significato mancate risposte e tentativi successivi, richieste di richiamare, dubbi più o meno rientrati ecc. ecc. Una cosa da “di più” e mi spiace per chi per qualunque ragione non ha risposto alle telefonate.

Ed infine il pranzo. E’ ovvio che non abbiamo potuto avvertire telefonicamente uno ad uno gli oltre 2000 soci cui è stata inviata invece una mail con il riferimento delle persone da contattare per la prenotazione.

Mimmo e Beppe Bonazzi, aiutati da altre persone che ringraziamo, hanno portato a termine questo compito ed alla fine il ristorante ha apparecchiato per 144 persone: un bel numero, direi.

Tutto bene, dunque. Archiviamo la festa e prepariamoci alle prossime attività che già sono dietro l’angolo e ci impediranno di annoiarci. Ammesso che all’Avis di Sassuolo si possa presentare tale opportunità.

Stefano Tosi