Sono più di cento i lavoratori della Bosch Rexroth Oil Control che hanno fatto richiesta di diventare donatori dopo la campagna di sensibilizzazione messa in atto tra i 1500 dipendenti dell’azienda nelle sue sedi italiane di Nonantola, Pavullo e Vezzano sul Crostolo.

Una collaborazione con Avis convinta e partecipata da parte dell’impresa che ha fatto della responsabilità per la salute uno dei suoi obiettivi strategici. Superate le visite di idoneità, molti di loro hanno già fatto ingresso in Avis per la prima donazione di sangue, quella che, proprio come un atto d’amore, non si scorda mai.

Ad aderire all’iniziativa anche l’amministratore delegato Frank Hess, CEO della Business Unit Compact Hydraulics di Bosch, che abbiamo incontrato in attesa del suo turno per gli esami all’ autoemoteca e in seguito all’Avis di Nonantola per la donazione.

  • Innanzitutto, Mr. Hess, ci può spiegare chi è Bosch Rexroth Oil Control?

Bosch Rexroth Oil Control fa parte dal 2005 del gruppo Bosch e spicca nel mercato internazionale dell’idraulica compatta con la progettazione e la produzione di soluzioni oleodinamiche ed elettroidrauliche per macchine movimento terra, macchine agricole, gru, piattaforme aeree, applicazioni industriali.

  • Cosa vi ha spinto a sensibilizzare i vostri dipendenti alla donazione e al concetto di solidarietà aderendo alla richiesta di Avis, e come rientra questo progetto nella vostra politica aziendale?

Da gennaio 2022 abbiamo intrapreso un programma che prevede l’implementazione di un Goal dell’Agenda 2030 su 3 canali. Ogni mese si sceglie un Goal dell’Agenda 2030; su questo creiamo dei video informativi disponibili sui monitor aziendali, con una nostra newsletter illustriamo il progetto aziendale realizzato e coinvolgiamo i nostri dipendenti con specifiche iniziative in modo che siano protagonisti attivi sui temi della sostenibilità.

  • Abbiamo notato con piacere che anche lei ha deciso di intraprendere il percorso da donatore. Quali sono le ragioni di questa scelta?

Donare il sangue consente di salvare la vita di altre persone. La disponibilità di sangue è un patrimonio collettivo, da cui ognuno di noi può attingere nei momenti di difficoltà.