Quando se ne va qualcuno che si conosce, si rimane sempre interdetti, spaesati, non si riesce a capacitarsi, si cerca la vicinanza di qualcun altro che provi gli stessi sentimenti per potersi guardare in faccia, riconoscere le stesse emozioni e incoraggiarsi dicendoci: “Anche tu provi questo? Anche tu ti senti così?”
Questo è un po’ quello che abbiamo provato quando abbiamo saputo di Gigi, il nostro amico sempre puntuale nelle domeniche di donazione, pronto fin dai primissimi momenti di apertura della sede alla domenica mattina carico di vassoi di pizzette e brioches profumate e invoglianti, per non parlare delle torte di riso golosissime e dei bensoni che sembravano quelli della nonna.
Che notizia, difficile da credere e ancora più difficile da accettare.
Come si può immaginare che una persona così attiva ed energica non ci possa più rivolgere quello sguardo luminoso, quel sorriso sincero e soddisfatto quasi ti volesse dire “ecco qua ragazzi, voi fate la vostra parte tranquilli, che io vi supporto con grande piacere”.
Non si è trattato però solo di un supporto per così dire materiale, bensì di una vicinanza umana, anche se alcuni di noi, infatti, non avevano altra occasione di vederlo se non nelle domeniche di donazione, era comunque il “nostro” fornaio, il “nostro Gigi” dall’immancabile sorriso.
Caro Gigi ti vogliamo immaginare fra torte e farine sorridente a far felici angeli e cherubini, di sicuro noi non ti dimenticheremo.
Bruna Scibona, Avis comunale Castelvetro
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