Ancora una volta diamo spazio alla testimonianza di una studentessa che ha vissuto a stretto contatto con Avis la sua esperienza di stage di PCTO, ex alternanza scuola-lavoro.
E’ sempre un punto di vista interessante quello che viene dalla scuola e dai ragazzi, che può essere di ispirazione e stimolo a tanti coetanei. Per questo lasciamo la parola a Selma, allieva dell’Istituto Selmi biologico di Modena, e alle sue impressioni sulle giornate trascorse con noi.

L’attività che ho preferito svolgere è stata l’assistenza in sala, in quanto si avvicina come lavoro a quello che vorrò fare in futuro, ma anche perché sono stata a diretto contatto con i donatori e con il personale sanitario. È stato bello poter effettivamente dare una mano al personale sanitario, come preparare la macchina per il prelievo, etichettare le sacche di sangue o provette, o anche seguire un donatore durante il suo percorso di donazione.

Sono rimasta sorpresa dalla quantità di persone che venivano ogni giorno a donare, non pensavo ce ne fossero così tante. E ho ammirato la loro volontà nel compiere un gesto così solidale, che si, è facile e veloce, ma comunque molto importante e di grande responsabilità.

Ho visto persone di ogni età venire a donare, e ho apprezzato molto questa cosa.
Trovo anche solo il fatto di prendersi del tempo, nel corso di una giornata, tra i mille impegni che una persona può avere, e di andare ad informarsi su cosa sia effettivamente la donazione e ad avere la volontà di donare in futuro, una cosa di grande importanza.

Spero in futuro di poter tornare ad AVIS come infermiera volontaria e come donatrice, perché sarei proprio felice di sapere che sto facendo qualcosa di importante per qualcuno che potrebbe trovarsi in difficoltà, o addirittura di aver contribuito ad aver salvato una o più vite.
A mio parere è proprio una cosa di cui si dovrebbe andare fieri, perché lo ritengo un gesto di grandissima importanza, carico di solidarietà e responsabilità.
Non è un gesto scontato, anzi, lo ritengo anche sottovalutato per certi versi, perché non tutti, purtroppo, sono informati di cosa sia effettivamente la donazione e di quanto sia semplice fare un gesto così grande, nonostante AVIS ce la metta tutta a diffondere più informazioni utili possibili.

Mi piacerebbe poi continuare l’attività di volontariato anche in altri ambiti e anche all’estero se possibile, ma comunque mi porterò per sempre dietro quello che ho imparato qua ad AVIS, che è stata la mia prima effettiva esperienza di lavoro in un ambito in cui mi piacerebbe lavorare in futuro. Ho imparato tante cose da persone gentili e sempre disponibili a chiarire qualsiasi dubbio avessi. In loro ho visto molto la passione per quello che stavano facendo; dal personale in Triage al barista che serviva la colazione ai donatori. Ho ammirato molto la loro volontà di dare una mano, anche se piccola, ma che comunque avrebbe contribuito all’azione effettiva della donazione del sangue.

Si dovrebbe prendere esempio da loro, perché davvero anche solo piccoli gesti possono fare la differenza ed essere altamente solidali nel complesso.