La terribile notizia ha colto tutti di sorpresa lasciando chi lo ha conosciuto ed apprezzato senza parole. Antonio ci ha lasciato così, improvvisamente e in maniera sconvolgente a soli 49 anni. L’Avis di Modena ed Antonio Bagnoli erano diventati un binomio ormai inscindibile a partire da quando, negli anni 1990, era partita congiuntamente l’avventura che avrebbe portato Avis e Caleidoscopio alla realizzazione di AvisNet.
Poi nel corso del tempo il software è progredito e hanno visto la luce altri “pezzi” che componevano un prodotto sempre più completo: dalla versione web, all’app; ad AvisNet negli anni si sono affiancati altri prodotti: dal gestionale del magazzino a quello della gestione del personale e delle uscite, praticamente non c’era quasi nessun aspetto informatizzato della vita della nostra associazione che a qualche titolo non fosse passato per Antonio.
E l’esperienza di Modena era diventata importante anche per altre Avis in Italia tanto che AvisNet era diventato patrimonio condiviso anche di tante altre associazioni dentro e fuori dalla nostra regione. Poi la sfida più recente con l’entrata in attività del nuovo gestionale Eliot al Servizio Trasfusionale, che tanti problemi ha comportato per la nostra attività e per la cui soluzione Antonio è stato molto più che fondamentale avendo conoscenza sia degli aspetti tecnici dell’attività del Trasfusionale che di quella dell’associazione.
Il rapporto che ci legava al nostro “programmatore preferito”, come recitava un pass che scherzosamente gli avevamo regalato nei giorni scorsi, non era quello con un semplice fornitore di servizi, nel corso degli anni, alla stima che avevamo sempre manifestato per la sua attività per le sue grandi capacità professionali, si era aggiunta una sincera amicizia con tutti coloro che con lui collaboravano.
Sempre disponibile ad ogni nostra richiesta Antonio era il primo porto al quale si approdava quando c’era un problema informatico ottenendo sempre risposte certe e risolutive.
Perdere Antonio significa, di fatto, perdere un pezzo di noi, un pezzo della storia e un punto di riferimento fondamentale per l’Avis. Ancora esterrefatti e sgomenti, rivolgiamo un pensiero affettuoso alla moglie e alle figlie assieme ad un abbraccio che comunque mai potrà lenire un dolore così grande.
Cristiano Terenziani
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