Un nuovo dispositivo “trova-vene” di ultima generazione entra nella dotazione delle apparecchiature finalizzate alla migliore formazione del personale sanitario che opererà nelle sale prelievi Avis della provincia di Modena.

Si tratta di un rilevatore di vene portatile a raggi infrarossi in grado di visualizzare il reticolo venoso sottocutaneo per poter individuare la posizione esatta in cui effettuare l’inserimento dell’ago. La tecnologia applicata infatti è in grado di tradurre in immagini la “mappa” delle vene sulla superficie cutanea dei donatori mediante una serie di elaborazioni digitali, così da facilitare per l’operatore sanitario la ricerca del punto di venipuntura.

A farne dono all’Avis modenese è stata la InfraTec srl di Portomaggiore, distributore di apparecchi e attrezzature per la diagnostica sanitaria, che vanta una lunga storia di collaborazione con il mondo Avis.

“Negli ultimi anni ci siamo trasformati in società benefit – afferma Franco Insalatini della InfraTec alla consegna del rilevatore nella sede di Modena – affiancando alle normali attività di business anche iniziative con ricadute positive sull’ambiente e la società. In questo senso abbiamo voluto sostenere con la nostra tecnologia l’attività di Avis, in particolare quella modenese, con cui possiamo dire di essere cresciuti insieme. Oggi le Avis in Italia che possono contare su dispositivi così avanzati non sono più di dieci”.

L’apparecchio, il cui costo si aggira sui 6.000 euro, oltre a proiettare sulla pelle l’immagine del reticolo del sangue, ne indica la profondità e suggerisce l’angolo esatto per l’entrata dell’ago. Rileva inoltre le vene sottili e offre diverse opzioni di colore, di ingrandimento e di luminosità sull’immagine proiettata.

“Ringraziamo la InfraTec per averci scelto – dichiara Cristiano Terenziani presidente di Avis provinciale Modena – come destinatari di questo dono che ci proietta verso il futuro. La possibilità di poter utilizzare strumentazioni così sofisticate per la formazione del nostro personale e per l’applicazione nei casi più difficili di prelievo ci permette di fornire un servizio sempre più qualificato alla nostra comunità di donatori. La stessa collaborazione con aziende così tecnologicamente avanzate è per noi uno sprone a dare sempre il meglio”.