Bene, bene. Come si dice in termini molto popolari, dopo la lunga pausa estiva sono “ricominciate le scuole” e nei vari istituti cittadini sono riprese a tempo pieno le attività istituzionali nelle quali l’Avis è pronta ad inserirsi sfruttando le possibilità che ci vengono concesse dalle disposizioni vigenti.
In poche parole, d’accordo con gli insegnanti avremo modo di prendere contatto con le classi che lo chiederanno per spiegare chi siamo, che cosa facciamo ed eventualmente raccogliere adesioni volte alla donazione del sangue. Ecco perché abbiamo scelto le 5^ classi che ci consentono di rivolgerci a giovani che compiono diciotto anni, età minima indispensabile per i nuovi donatori.
Siamo dunque pronti ad iniziare. Ho partecipato come osservatore ad una riunione del gruppo scuola della nostra sezione e vi assicuro che sono rimasto a dir poco sorpreso dall’efficienza dell’organizzazione già pronta ad intervenire. Sono stati individuati gli insegnanti ai quali rivolgersi proponendo loro (come richiestoci) una serie di date per gli incontri con gli studenti, già si sono contattate le strutture dell’Avis provinciale per ottenere la dotazione di personale sanitario indispensabili a tali incontri, già ci si prepara internamente per definire la turnazione di partecipazione dei volontari. A questo proposito, scordavo di dirlo, le delegazioni Avis saranno composte da un volontario che presenterà brevemente l’associazione, per poi lasciare la parola al medico che curerà la parte più prettamente sanitaria.
A questo punto diventa indispensabile un’altra precisazione certamente non di scarso valore. Gli istituti scolastici sono tutti localizzati a Sassuolo e pertanto é a Sassuolo che verranno effettuati gli incontri ai quali però parteciperanno anche studenti provenienti da località vicine (Formigine, Fiorano, Maranello + i comuni della montagna) che dopo l’iscrizione potranno scegliere a quale sezione essere iscritti e, di conseguenza, per quale sezione donare. I nostri volontari lavoreranno quindi per tutti senza porsi il benché minimo problema: l’Avis è un bene comune da curare e bene comune è il sangue che ci verrà donato.
Per finire vediamo di capire velocemente quale potrebbe essere il percorso temporale e numerico di tutta la questione. Si prevede che parte degli incontri verranno effettuati entro dicembre, rimandando gli altri a gennaio 2025 in enorme anticipo rispetto all’anno passato che abbiamo considerato quale periodo di assestamento e di adeguamento della struttura interna.
Ricevute le iscrizioni si vedrà come procedere agli esami in modo che al più presto i nuovi donatori siamo pronti a “prestarci il braccio” (come ci divertiamo a dire fra noi). Per quanto riguarda i numeri possiamo per ora solo fare riferimento all’anno passato.
I 4 istituti scolastici (Formiggini, Volta-Don Magnani, Baggi e Morante) l’anno scorso in totale ci hanno consentito la visita a 30 classi: chissà perché ma secondo me quest’anno sarà probabilmente molto meglio. In ogni caso vi terremo informati strada facendo.
Buon lavoro, dunque a Paolo, Carla e Gabriella, al personale sanitario ed agli altri volontari che già son pronti a mettersi a disposizione (Mimmo, Beppe, Carmelo, Walter) e ben venga chi vuole darsi da fare.
E termino dicendo che il Volta-Don Magnani propone un progetto destinato alle classi seconde che potremmo intitolare “Educazione alla salute e contrasto alle dipendenze”. Interessante e probabilmente attuabile vista l’importanza dell’argomento.
Seguiteci, vi aggiorneremo aggiungendo probabilmente altre iniziative, sempre con le scuole, per ora solo abbozzate.
Stefano Tosi
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