Si è un compleanno, ma non stiamo parlando di una persona, ma di un’idea, un seme, che fu messo a dimora, nel fertile terreno della città, il 29 Settembre del 1950. E’ la data di nascita dell’Avis Comunale di Modena. Quel germoglio pose le basi per la crescita costante di un albero con radici profonde e per la maturazione dei frutti della solidarietà.
Il 2025 sarà l’anno del 75°, lo celebreremo insieme alla città con un ricco calendario di iniziative che verrà presentato ufficialmente ai primi di marzo nella Sala di Rappresentanza del Comune di Modena. Ma qui vogliamo ripercorrere le tappe storiche che ci hanno portato a questo anniversario. Tante vicende, tante persone, tanti semi per continuare a costruire il futuro.
Il primo Consiglio provvisorio dell’Avis Comunale di Modena, presieduto dal Prof. Adalberto Porro e supportato da altre dodici persone, raccolse intorno a sé venticinque donatori volontari che, nel primo anno di vita, ci regalarono 315 donazioni.
Fu l’inizio di una crescita costante:
E’ da notare, con orgoglio, come negli anni dal 2019 al 2022, caratterizzati dall’emergenza Covid, si sia registrato un incremento delle donazioni rispetto al 2018.
Alla luce dei fatti, viene spontaneo ricordarsi dell’affermazione “chi semina raccoglie”, che l’Avis comunale di Modena ha fruttuosamente interpretato:
- negli anni 50 arriva il riconoscimento di pubblico servizio;
- gli anni 60 vedono il progressivo inserimento nell’organizzazione sociale modenese, con la nascita dei primi gruppi di donatori all’interno delle aziende pubbliche e private: Maserati, Fiat, Fonderie Riunite, AMIU, AMCM, Comune di Modena, Manifattura Tabacchi, Ferrovie dello Stato, ATCM, Poste e Telegrafi;
- non di minore importanza sono le campagne organizzate per fronteggiare le alluvioni, i terremoti e le guerre che coinvolsero l’Italia e il mondo;
- le conferenze sanitarie sull’AIDS, presso le sale di quartiere della città.
A tutt’oggi il nostro impegno, per una conoscenza, diffusione e sicurezza sempre maggiore del dono del sangue, del plasma e dei loro derivati e del loro utilizzo sempre più mirato ed efficiente, si concretizza in molteplici attività nelle scuole, nelle università e nelle campagne promozionali. Ci siamo impegnati in quella denominata “Giallo plasma” ideata da Avis Nazionale.
Nel corso degli anni, grazie ai progressi delle tecniche scientifiche e mediche, la richiesta di sangue intero ha conosciuto un importante calo a favore del plasma e dei suoi derivati.
Un esempio per tutti: l’utilizzo del plasma appartenente al gruppo AB è universale al pari dei globuli rossi del gruppo 0-. I risultati non si sono fatti attendere: il 2024 si è concluso con un rapporto sangue intero/plasma del 54,44% a favore di quest’ultimo.
Questo incoraggiante risultato, insieme ad altri, premia l’operato di tutte quelle persone; volontari, presidenti, consiglieri, medici, dirigenti e dipendenti che, nel corso dei settantacinque anni della nostra storia, hanno creato e consolidato un meraviglioso contenitore di altruismo e passione, sempre pieno della generosità dei nostri donatori e delle nostre donatrici.
A tutti loro un grazie e un applauso.
Stefano Villani, Avis Comunale Modena
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