Chissà in quanti di voi hanno letto lo statuto comunale, uguale per tutte le sezioni italiane, concentrando la propria attenzione in particolare sull’articolo 6 (Albo comunale dei benemeriti), molto breve come testo, probabilmente sottovalutato, ma in un certo senso piuttosto importante se si considera la finalità che si propone. Vediamo di rileggerlo assieme:
Comma 1 . L’Avis Comunale di Sassuolo può istituire un Albo di Benemeriti nel quale iscrivere tutti coloro, persone fisiche e giuridiche, che hanno contribuito o che contribuiscono anche una tantum, con il proprio sostegno, allo sviluppo morale e materiale dell’Associazione e siano stati considerati tali dal Consiglio Direttivo Comunale.
Comma 2 . Il Consiglio Direttivo Comunale potrà attribuire la qualità di benemerito anche a personalità del mondo scientifico e/o accademico che si siano prodigati nei campi e nelle materie afferenti all’ambito di attività associativa.
Breve e conciso nel testo ma molto generoso nei criteri di applicazione. Ricordiamo anzitutto a noi stessi che nei 67 anni di vita della nostra sezione questo articolo non è mai stato applicato e questo, lavorando in terreno vergine, ci lascia ampi spazi per la formalizzazione di una pratica che ci auguriamo vorrà proseguire nel tempo. E’ ovvio dunque, come chiaramente scritto nella norma, che la scelta del candidato spetta al consiglio direttivo che meglio di chiunque altro è in grado di valutare l’apporto finanziario, culturale, organizzativo del nuovo socio e che, per eccesso di zelo, potrebbe alla prima assemblea chiedere la formale ratifica della propria scelta.
Benissimo. Per noi di Sassuolo, come probabilmente anche per molti dell’Avis (almeno provinciale) si tratta di una novità che ci obbligherà a rispondere ad alcune domande ed a risolvere dubbi organizzativi di facile soluzione che sicuramente non ci toglieranno il sonno. Sappiamo per certo fin da ora quale sarà il nostro compito: scegliere anno per anno fra i numerosi nostri amici e benefattori quelli che maggiormente si sono prestati per sostenerci finanziariamente o anche solo per concederci in manifestazioni di ampio respiro quella visibilità per noi indispensabile alla propaganda della nostra attività.
Avremmo anche già un primo candidato più che benemerito, ma ci sembra più giusto demandare la formalizzazione della nomina al nuovo consiglio che eleggeremo il 31/3 nel corso dell’assemblea. Nella Newsletter di aprile saremo in ogni caso senz’altro più precisi.
Breve considerazione, nel frattempo. Prevede il primo comma l’eventualità di una possibile iscrizione al nuovo albo di soci donatori o di dirigenti giunti al termine dell’attività associativa dopo anni di impegno? Se, come pare, la risposta è positiva allora avremo da divertirci nella scelta.
Al lavoro fin da subito, dunque nell’intento di terminare al più presto. Intanto grazie a coloro che si danno da fare con la consueta determinazione e che, probabilmente, mai entreranno nel nuovo albo. E a tutti buon lavoro.
Stefano Tosi
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