Lo avevamo avuto collegato con noi giovedì scorso quando abbiano parlato dell’organizzazione della refertazione degli esami dei donatori con altri dirigenti e volontari delle varie sedi della provincia.
Da un po’ Lorenzo aveva qualche problema che lo obbligava a limitare la sua mobilità e a muoversi con l’ossigeno al seguito. Ma nonostante tutto non aveva limitato la sua attività e il suo impegno per l’Avis di San Felice della quale era stato ed era tutt’ora una colonna portante.
Iniziò la sua attività in associazione nel 1984 quando entrò nel consiglio dell’Avis Comunale di San Felice assumendo la carica di segretario.
A seguire ricoprì i seguenti incarichi:
- Responsabile giovani dal 1987 al 1989;
- Vicepresidente dal 1990 al 1998;
- Presidente dal 1999 al 2008;
- Vicepresidente dal 2009 al 2012;
- Responsabile della commissione stampa e propaganda dal 2013 al 2016;
- Dal 2017 continuò il suo impegno nell’Avis di San Felice come volontario sino a tutt’oggi gestendo l’archivio dei donatori e dando il suo prezioso contributo nella gestione sezionale.
La sua attività in Avis lo vide impegnato anche a livello provinciale dove divenne componente del consiglio direttivo nel periodo compreso tra il 2009 ed il 2016.
Lorenzo era un punto di riferimento irrinunciabile per l’Avis comunale di San Felice e l’interfaccia naturale tra questa e l’Avis Provinciale per tutto ciò che riguardava gli aspetti gestionali dell’attività associativa ai quali era molto attento e per i quali non mancava mai dare di dare il suo contributo di idee e di proposte innovative.
Fondamentale fu il suo consiglio e il suo supporto nell’organizzazione della prima edizione della Multicolor Run di Castelvetro per la cui organizzazione fornì importanti consigli e suggerimenti poi rivelatisi fondamentali partendo dall’esperienza da lui maturata per la “Tuttitinti” organizzata per vari anni a San Felice.
L’impegno di Lorenzo in Avis è quello che caratterizza molti nostri dirigenti ovvero operare in silenzio, senza mai cercare le luci della ribalta, mettendo al primo posto l’importanza di fare crescere, tra la popolazione, la consapevolezza dell’importanza di donare sangue e di seguire al meglio i donatori.
La sua figura, il suo operato hanno rappresentato un patrimonio enorme per tutta la collettività oltre che per tutta l’associazione; un esempio da seguire e da emulare, un punto di riferimento indimenticabile.
La notizia della sua improvvisa scomparsa ha colto tutti di sorpresa ed ha lasciato tutti sgomenti. Impotenti di fronte a quanto il destino decide, lo ricorderemo sempre per il suo attaccamento all’associazione e per l’importante contributo che ha dato alla causa del dono volontario del sangue e per avere contribuito a scrivere importanti pagine della storia della nostra Avis che porteranno – per sempre – anche la sua firma.
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