A differenza dei risultati ottenuti negli ultimi anni, il 2025 è iniziato, dal punto di vista delle donazioni, in maniera piuttosto deludente. Se guardiamo il dato che ci consegna il report statistico quadrimestrale notiamo infatti che la tendenza mensile è per la nostra sezione caratterizzata da un continuo, più o meno marcato, trend negativo che raggiunge al 30/4 quota -104 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Dato certamente non catastrofico ma degno di un certo interesse. Abbandoniamo dunque momentaneamente la questione sangue-plasma, sempre di estrema importanza, affrontando invece il problema non più dal punto di vista qualitativo ma piuttosto su quello puramente quantitativo. Quali sono dunque le cause che possono giustificare tale risultato?

Analizzando i rapportini giornalieri che provengono dall’accettazione notiamo come sia incredibilmente aumentato il numero dei donatori che molto tranquillamente (specialmente nel fine settimana) non rispettano gli impegni presi saltando la donazione in maniera piuttosto pesante che raggiunge a volte anche le 10 ed oltre unità giornalmente. Difficile e complicato analizzare la causa di questo mancato rispetto degli impegni assunti mentre risulta più facile vederne gli effetti.

Cominciamo per esempio da quello meno appariscente ma per questo non meno importante.  Non so se tutti lo sanno ma da Modena i medici e gli infermieri sono destinati alla sala prelievi giorno per giorno in base agli appuntamenti in modo da coprire il fabbisogno. Che cosa capita se le presenze dei donatori sono minori del previsto? Molto semplicemente si rischia di avere un surplus di professionisti dirottati da noi più o meno inutilmente ma giustamente pagati per il loro impegno. E mi scuso se affronto il problema economico non certo di mia competenza e che ritengo in questo caso del tutto marginale. Non ci avevate pensato? Beh adesso spero di avere, per quello che vale, acceso una lampadina sulla questione.

Ma torniamo al problema di base. Avete mai pensato che, specialmente al sabato ed alla domenica gli appuntamenti sono completamente coperti per le prossime due-tre settimane e che risultano all’ultimo minuto disponibili soltanto gli spazi lasciati liberi dalle disdette che vengono immediatamente rimpiazzate.

Come si può ovviare a questa imprevista massa di donazioni mancate non sostituibile con quelle di altri donatori interessati alla donazione il più presto possibile? Il consiglio più facile che possiamo dare è senz’altro quello di valutare la propria disponibilità quanto prima possibile e provvedere di conseguenza.

Quando poi arriva (4 o 5 giorni prima) dal provinciale il messaggio che ricorda l’appuntamento per favore attivatevi e, se proprio non potete, avvertite la sede curando eventualmente di prendere un altro appuntamento.

Lo stesso ovviamente vale anche per coloro che utilizzano l’app, per prendere o cancellare gli appuntamenti, anzi per loro è più semplice provvedere direttamente senza passare attraverso altre persone. Tutto questo ovviamente faciliterebbe anche enormemente il lavoro di chi, dovendo seguire i ben oltre 2000 soci della nostra sezione non si troverebbe costretto ad un numero elevato di telefonate a chi spesso non risponde perché non vuole o non può rispondere. E qui potrei continuare a lungo rischiando però di stancare chi legge.

Mi limito quindi ad un accenno finale: mettetevi nei nostri panni e dateci una mano. Sarà più facile per tutti. Se poi avete qualche dubbio chiamateci: saremo ben lieti di accontentarvi.

Stefano Tosi