È Roberto Pasini il nuovo presidente di Avis Emilia-Romagna che succede a Maurizio Pirazzoli giunto al termine dei suoi due mandati di presidenza regionale. Pasini, classe 1964, già presidente provinciale di Avis Parma, consulente tributario e amministrativo, è nato a Colorno dove vive e dove ha iniziato a donare appena diventato maggiorenne. Oggi è alla sua settantacinquesima donazione.
 
Accanto a Pasini due vice presidenti: Davide Brugnati  presidente vicario, già presidente provinciale di Avis Ferrara, e Cristiano Terenziani, già presidente di Avis provinciale Modena ed ora presidente di Avis Carpi. Riconfermati il tesoriere Giampietro Montalti e il segretario Luigi Zannini.
 
 
Gli altri componenti del consiglio regionale sono: Luca Asinari, Marco Bellenghi, Stefano Borghi, Sandra Cangiotti, Maruska Fusini, Giacomini Fabio, Claudio Lelli, Nadia Magri, Matteo Mingucci, Baldassarre Morello, Leonardo Orlando, Gilberto Piroli, Nicolò Prampolini, Rita Raccagni, Claudio Sambri, Enrico Tesei, Sibilla Tieghi, Lorenzo Vergnanini e i modenesi Daniela Biagini da Avis Medolla, Angelo Scarcella da Avis Ravarino, Massimiliano Tedeschi da Avis Guiglia, Luca Zerbini da Avis Concordia. La nuova squadra regionale resterà in carica con mandato quadriennale fino al 2028.
 
La provincia di Modena ha avuto quest’anno parte attiva nella tornata elettorale di Avis Emilia Romagna. E’ stata scelta Sassuolo infatti come sede dell’assemblea regionale elettiva del 10 maggio che ha dato luogo alla nomina del nuovo consiglio direttivo, insediatosi poi il 22 maggio per l’elezione del presidente. Conosciamo meglio le dinamiche elettorali di Avis Emilia Romagna entrando entrando nel vivo della giornata del 10 maggio con la cronaca del nostro “inviato” a Sassuolo Stefano Tosi.
 
SASSUOLO – ASSEMBLEA  REGIONALE AVIS
CROGIOLO CERAMICA MARAZZI
 
Parlare oggi del Crogiolo della Ceramica Marazzi di Sassuolo (MO) significa cercare di immergerci nell’archeologia industriale sassolese trattandosi del primo capannone costruito negli ormai lontanissimi anni 30 del secolo scorso e, probabilmente per ragioni affettive, preservato dalle ristrutturazioni degli anni seguenti. Oggi, strutturalmente rinforzato ed ammodernato, è stato trasformato in sala polivalente adatta ad ospitare convegni, manifestazioni culturali e teatrali e sicuramente, quindi, anche la nostra assemblea regionale. La proposta è stata valutata dai competenti organi regionali e provinciali, che, dopo diversi sopralluoghi, hanno dato il loro benestare, affidando alla sezione di Sassuolo l’incarico di rendere applicative le decisioni prese.
 
Eccoci dunque oggi sabato 10 Maggio 2025 pronti e carichi “come molle”. Alle 7,30 ognuno ha raggiunto le posizioni indicate. Al parcheggio, solitamente utilizzato dai dipendenti ed oggi messo a nostra disposizione dalla proprietà, sono presenti i nostri volontari assieme a quelli della Pubblica Sicurezza  che garantiranno i controlli delle autovetture per tutto il giorno. Intanto si stanno attivando per il posizionamento delle strutture identificative della nostra associazione (striscioni, vele e quanto altro disponibile). 
 
 
All’interno del Crogiolo l’attività è estremamente ordinata pur nella sua complessità: arrivano le forniture esterne per il punto di ristoro, le signore addette liberano dagli imballaggi piatti, bicchieri, posate e quanto altro può servire, ci si ristora con un caffè per consentire alle macchine di riscaldarsi. Puntualissimo è nel frattempo arrivato anche il personale addetto al controllo delle deleghe in possesso dei delegati, giusto in tempo perché ben presto i primi cominciano a presentarsi Si tratta di circa 180 persone da ogni parte dell’Emilia Romagna e, man mano che arrivano ed espletate le pratiche del riconoscimento vengono accompagnate per la colazione che, onestamente ben in pochi rifiutano. Più o meno alle 9,00 siamo pronti per iniziare.
 
Il Presidente della Sezione di Sassuolo (Flaminio Casoni), dichiarata aperta l’assemblea, cede la parola al presidente dell’Avis regionale  uscente Maurizio Pirazzoli  che dopo 2 mandati non può essere rieletto ed è già destinato ad altri compiti a più alti livelli. A lui è affidata la trattazione degli argomenti all’ordine del giorno, secondo uno schema preciso e ben rodato che, accompagnata da una ormai pluriennale esperienza personale,  gli consente un lavoro veloce e di alta competenza.
 
 
I lavori procedono quindi senza sosta. Sintetizzando ricordiamo la lettura della relazione del presidente, del collegio dei revisori, di tutti quei personaggi quasi sconosciuti alla maggioranza dei donatori ma che sono indispensabili al funzionamento della complicata fase della donazione. Gli invitati hanno poi portato il saluto delle istituzioni esterne con grande interesse da parte dei presenti.
 

Alle ore 13 è prevista la sosta per il pranzo: trasferiamoci dunque al ristorante L’ARAGOSTA  (il nome è tutto un programma) raggiungibile a piedi più o meno in 5 minuti, tempo utilissimo soltanto per sgranchirci le gambe visto che non servono le auto che rimangono in parcheggio. Non sono esperto però mi sento di giudicare ottimo il menu e più che gradevole il servizio: un paio di orette trascorse, dunque, nel migliore dei modi. Più o meno alle 15, dopo l’ultimo brindisi  e certamente più appesantiti, siamo richiamati all’ordine e ci apprestiamo ad affrontare in senso inverso il breve trasferimento che ci riporterà al Crogiolo per il termine dei lavori assembleari.
 
Ci riaffidiamo dunque al Presidente che termina la trattazione dell’Ordine del Giorno affrontando una parte, che solitamente si tratta ogni 4 anni e cioè l’elezione del nuovo Consiglio regionale. Soprassediamo in questa sede dall’elencazione dei nuovi eletti, in parte conferme di personaggi già noti ed in parte volti nuovi destinati a sostituire consiglieri non più eleggibili dopo due mandati o che hanno preferito ritirarsi. A loro spetterà il compito di eleggere al proprio interno il nuovo presidente, il vice presidente, il segretario, ed i destinatari delle altre cariche istituzionali. Un benvenuto ai nuovi eletti ed un ringraziamento a chi oggi termina il proprio impegno.
 
 
Sono le 17 e il Crogiolo si svuota dopo una giornata di pulsante attività. Un sentito ringraziamento a chi ha organizzato la giornata, alle autorità che sono intervenute e, perché no, a chi spesso dimentichiamo di ricordare, ai volontari che sono l’ossatura dell’associazione.  E’ stata una giornata lunga ma altamente proficua che termina con un arrivederci alla prossima edizione, il prossimo anno.
 
 
A questo punto chi vuole o deve andare riprende l’auto e torna a casa lasciando il resto della compagnia, più o meno un’ottantina di persone, alla parte più ricreativa del programma. Chi si è prenotato potrà infatti, seguendo gli accompagnatori, naturalmente a piedi, che li condurranno dopo poche centinaia di metri lungo via Pia, piazza Grande, via Rocca e Piazzale della Rosa davanti alla splendida facciata del Palazzo Ducale di Sassuolo. Si tratta di una delle più importanti residenze barocche del nord Italia, voluta nel 1634 dal Duca Alfonso Primo d’Este che incaricò l’architetto Bartolomeo Avanzini a gestire la trasformazione del precedente castello di proprietà.
 
Perché fosse definito la “delizia estiva degli estensi” è facilmente intuibile anche perché, oltre all’intrinseca meraviglia del fabbricato, chi passasse in zona verso sera (siamo sulle rive del Secchia) incontrerebbe un’arietta meravigliosa che inviterebbe a indossare un “golfino” che non sarebbe certamente di troppo. Bene chi ha accettato l’offerta gratuita di visita con guida al Palazzo certamente non si è pentito della scelta e grazie al Comune di Sassuolo ed alla Sovrintendenza alle Belle Arti per l’occasione.
 
Ora è tutto finito davvero. Rientro alla Ceramica Marazzi, ci riappropriamo dell’auto parcheggiata e ce ne torniamo a casa.
 
 
Ancora grazie a Sassuolo, all’Avis Provinciale e Regionale per la bella giornata. Voci non confermate raccolte in zona  dicono che, se proprio qualcuno volesse chiederlo,  qui ci sarebbe modo di ospitare  anche l’assemblea dell’Avis Nazionale.
 
Non credete che esistano le strutture necessarie? Ricordate che siamo nella capitale mondiale della ceramica. E poi basta soltanto provarci.
 
Stefano Tosi