Tornano ogni estate, puntuali come le zanzare che li trasmettono, gli arbovirus di origine tropicale che fanno scattare le misure di vigilanza sulle donazioni indicate dal Centro Nazionale Sangue. Parliamo di West Nile Virus, Dengue e Chikungunya, infezioni trasmissibili anche attraverso il sangue che possono manifestarsi nell’uomo con sintomi febbrili simili a quelli dell’influenza, con cefalee, nausee e in alcuni casi con dolori articolari e manifestazioni cutanee. Ecco le armi messe prontamente in campo da Avis per individuare le infezioni in fase precoce e scongiurare la sospensione di 28 giorni che normalmente si applica in caso di esposizione a questi virus, garantendo così la sicurezza sanitaria del donatore e la continuità delle donazioni.
West Nile Virus – dopo la rilevazione di casi positivi in gruppi di zanzare in provincia e di un primo caso autoctono nel comune di Modena, dal 4 luglio è stato attivato “a tappeto” lo specifico Test NAT su tutte le donazioni di sangue, plasma, piastrine e multicomponent nella nostra provincia. Per effettuare il test, ad ogni donazione viene prelevata un’ulteriore provetta di sangue (tappo arancione).
Chikungunya– Al momento focolai sono stati rilevati in Italia a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza e in Francia nei dipartimenti dell’Herault, del Var, del Gard, della Drôme, delle Bocche del Rodano, del Basso Reno, della Gironda, dell’Isere e della Corsica del Sud. Chi abbia soggiornato negli ultimi 28 giorni in queste zone non sarà sospeso dalla donazione ma verrà sottoposto all’apposito test con il prelievo di una provetta aggiuntiva.
Dengue – E’ stato confermato un caso autoctono di infezione da virus (DENV) nel comune di Budrio in provincia di Bologna. Anche in questo caso, solo per i donatori che abbiano soggiornato dal 14 luglio, anche per poche ore, nella zona a rischio viene attivato il test DENV NAT tramite prelievo di una provetta aggiuntiva.
Per tutti questi tipi di indagine, in caso di risultato negativo si potrà continuare a donare evitando la sospensione. In caso di risposta positiva ai test, i pazienti saranno informati tempestivamente dal Servizio Trasfusionale per avviare il percorso sanitario previsto dalla normativa e naturalmente affidati al loro medico curante. La sospensione dalla donazione che viene applicata è di 120 giorni.
Come ogni estate, la situazione epidemica può variare di giorno in giorno. Per essere sempre aggiornati sulle aree a rischio si invita a consultare il sito del Centro Nazionale Sangue
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