All’età di 86 anni ci ha lasciato Anna Maria Pelloni, figura notissima dell’Avis modenese. Donatrice sino al 2005 – quando effettuò la sua 53° donazione al raggiungimento del 67 anno di età, Anna Maria rimase fortemente attaccata all’associazione continuando a collaborare in occasione di diverse iniziative.
Nota per il suo impegno nel sociale nella e per la “sua” Lesignana della quale venne da noi scherzosamente eletta “sindaco”, non mancava di impegnarsi nella manifestazione “Lesyinfesta” che caratterizza da anni la frazione modenese con la gestione dello stand dei fiori; rappresentava poi un prezioso punto di riferimento della comunità della quale era solita raccogliere segnalazioni e problematiche per poi apportarle a livello dei responsabili del comune per cercare soluzioni utili. Negli ultimi anni l’avevamo vista molto preoccupata sul tema sicurezza della frazione modenese per la quale si era fatta più volte sentire dal sindaco.
La stragrande maggioranza di noi l’aveva conosciuta meglio per il suo coinvolgimento nella gestione dello stand della “pesca gigante” alla festa dell’Unità di Modena nella quale non mancava mai di essere presente al “comando” del gruppo di volontari lesignanesi (del quale faceva immancabilmente parte anche il marito Bruno) che la seguivano puntualmente coprendo turni e collaborando per la migliore riuscita della manifestazione.
L’immagine che è rimasta – certamente – negli occhi e nel cuore di tutti era quella della sua presenza dietro al bancone con l’urna dei biglietti dai quali i giocatori estraevano le loro speranze di vittoria. Per tutti c’era una parola di incoraggiamento e di consolazione quando il risultato non era quello sperato. Molti “avventori” tra i più fedeli – poi – cercavano proprio lei per estrarre i biglietti ma anche per fare due chiacchiere e qualche volta per confidarsi e ottenere qualche consiglio; Anna Maria era anche questo, un punto riferimento saggio e comprensivo anche per chi aveva la fortuna di conoscerla saltuariamente.
Milanista di fede incrollabile, era solita prendere scherzosamente discussione nello stand soprattutto con gli altri volontari di fede bianconera coi quali non mancavano mai bonarie e reciproche prese in giro in occasione di sconfitte dell’una o dell’altra squadra.
Fortemente provata dalla prematura scomparsa della figlia, Anna Maria reagì da par sua facendosi forza di un carattere determinato che la sorresse e la aiutò a trovare nell’impegno a favore della collettività, un ulteriore spinta per andare avanti. Grande attività profuse anche per la raccolta di fondi a favore di Telethon in occasione della campagne che Avis organizzava tutti gli anni.
Chi l’ha conosciuta allo stand non poteva non apprezzarla e non trovarla straordinaria per le sue doti di genuinità e di trasparenza e per la capacità di entrare immediatamente in sintonia con tutti. Molti volontari delle varie sedi la cercavano e con qualcuna di queste (Novi di Modena su tutte le altre) si era creato un forte legame con collaborazioni finalizzate alla realizzazione di iniziative comuni avendo l’Avis come punto di riferimento comune e la promozione della donazione volontaria del sangue come imperativo categorico.
Ci mancherai Anna; ci mancherà il tuo sorriso e l tuo impegno.
E sicuramente mancherai ai lesignanesi ai quali hai dato tanto e che, al pari degli avisini, ti saranno per sempre grati per quello che hai rappresentato e per quello che hai fatto.
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