Mi sono stati richiesti dall’Ufficio Stampa dell’Avis Provinciale, nella persona di Annarosa Ansaloni, chiarimenti circa il numero di edizione da assegnare alla manifestazione podistica ludico-motoria a passo libero Andar per Casiglie che si è svolta come ogni anno a Sassuolo sabato 6 settembre scorso.
Ci ho pensato un po’ su poi, sconsolato (82 anni non perdonano), ho dovuto informarmi dal presidente attuale che mi ha sciolto l’arcano: la corsa è collegata più o meno da sempre con la sagra della Parrocchia Madonna di Sotto quindi, a occhio, compirebbe un bel numero di anni.
La differenza sta nel fatto che fino a 5 anni fa si chiamava Corsa delle 3 Casiglie, nome cambiato poi in quello attuale in concomitanza con l’ingresso nell’organizzazione dell’Avis di Sassuolo. Semplice, no? Che cosa è cambiato dunque oltre al nome? Non certo l’oggetto della manifestazione, che resta sempre una corsa non competitiva basata, più che sul risultato, sulla scelta che ogni partecipante può effettuare, a seconda delle possibilità individuali, circa la lunghezza del percorso (km. 5,5 o 11,00) e il ritmo da scegliere.
E qui nascono le differenze. C’è infatti chi parte a razzo ed a razzo arriva: siamo nel campo degli appartenenti a società sportive che mirano alla vittoria cercando spesso la prestazione cronometrica. Ci sono poi quelli inquadrati in una categoria di mezzo che dopo una partenza veloce corrono ad elastico adeguando la propria prestazione alla presenza di pubblico che applaude. Ci sono infine quelli che, dopo una corsetta alla partenza procedono di passo chiacchierando e guardandosi intorno. Tutto giusto in ogni caso.
Guardiamo poi il tipo di organizzazione. Il ritrovo, con possibilità di spogliatoi e docce presso il centro sportivo Giovanardi, iscrizione fino a 15 minuti dalla partenza, il contributo di iscrizione (3€) comprendente per tutti una maglietta tecnica oltre alle premiazioni delle società con almeno 10 iscritti, il ristoro a metà percorso ed all’arrivo, l’assistenza medica garantita dell’Avis, e chi più ne ha più ne metta.
Il via è stato dato alle 17,00 dal Piazzale della Parrocchia per poi seguire un percorso che prevede ora il transito attraverso il Parco del fiume Secchia, il passaggio da Ca’ Marta con visita al suo lago per la pesca sportiva, ingresso al centro sportivo della Sassuolo Calcio (la collaborazione con questa società è per noi sempre più importante), passaggio nei pressi di quello che resta delle Casiglie. Questo soltanto per dare un’idea della varietà dei luoghi attraversati.
I più attenti avranno notato che in tutto questo mancava l’apporto gastronomico dell’Avis, impegnata lo stesso giorno in altra manifestazione poco lontana ma, in ogni caso, certamente non in grado di competere con la cucina organizzatissima della sagra che ha provveduto in maniera sublime alle esigenze. L’Avis era però presente grazie ad un punto informativo gestito dal Gruppo Giovani che si è dato da fare con ottimi risultati.
Dulcis in fundo, tre riconoscimenti importantissimi dai quali non possiamo esimerci. La Parrocchia Madonna di Sotto (padrona di casa), il Gruppo Podistico La Guglia di Sassuolo impegnata nella raccolta delle iscrizioni e, grazie all’impegno di Emilia Sereni, quale punto di riferimento informativo . E chi si sognerebbe di dimenticare, per il patrocinio, il Comune di Sassuolo?
Al prossimo anno.
Stefano Tosi, Avis Comunale Sassuolo
Scrivi un commento