Avis, Admo, Fidas, istituzioni, medici, e polizia di Stato insieme col medesimo scopo: promuovere la solidarietà e diritto alle cure gratuite per tutti.
a cura degli uffici stampa Avis e Admo Emilia-Romagna
Al Mast di Bologna, lo scorso 22 settembre, le associazioni per il dono del sangue, del midollo e il mondo della sanità bolognese e regionale si sono riunite per confrontarsi sul tema della collaborazione tra le istituzioni e festeggiare uno straordinario risultato conseguito attraverso il lavoro di tutti. Crescono infatti i donatori di sangue tra gli agenti di polizia a Bologna e provincia, e tra loro crescono anche le tipizzazioni per l’idoneità alla donazione di midollo.
Sono 500 gli agenti di polizia che donano periodicamente sangue, su un totale di circa 2000 in servizio nei vari reparti di Bologna e provincia. Il 25% in più rispetto al 2014.
Di questi, crescono gli agenti tipizzati per la donazione di midollo
e cellule emopoietiche. Tutti sotto i 35 anni.
Ospiti speciali, un donatore e una ricevente, che hanno raccontato la propria esperienza a una platea di agenti, volontari, giornalisti. Perché attraverso il racconto in prima persona è più facile spiegare il valore, l’importanza e le implicazioni della donazione.
Nel corso della mattinata c’è stato spazio per un confronto tra i vari protagonisti dell’evento, e per approfondire dal punto di vista medico e sociale cosa significhi essere donatori di sangue e membri del registro dei donatori di midollo. Gli ospiti hanno parlato di donazione di sé in relazione allo sport, all’informazione, alle emergenze sanitarie, all’impegno civico.
Al termine dell’incontro, la consegna di un’attestato a coloro che si sono distinti nel “Dono della vita” a vario titolo. Prima fra tutte, Isabella Seragnoli, imprenditrice bolognese la cui Fondazione ha ospitato l’evento, per la sua idea di imprenditoria di coesione come terreno fertile per una società più ricca e giusta in ogni ambito. Poi gli atleti Desirée Rossit, Marco Orsi e Martina Grimaldi, olimpionici delle Fiamme Oro, premiati per il loro impegno nello sport e come esempio di vita. Infine, diversi gli agenti premiati per il proprio lavoro quotidiano come esempio di generosità e umanità in diverse circostanze.
L’ultimo a conquistare il palcoscenico per ricevere il premio è stato Leo, il cane poliziotto esperto in soccorso durante i terremoti.
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