C’è un bel viavai di ragazzi nelle sale Avis della provincia. Merito dei sempre più numerosi neo donatori delle scuole, dei volontari del servizio civile e degli studenti che impiegano in Avis le ore dell’alternanza scuola/lavoro prevista dai programmi ministeriali.

Fra di loro si incontrano, parlano, interagiscono, portano idee fresche. Intanto la speranza per il nostro e il loro futuro si espande.

Ecco la testimonianza di uno studente del progetto scuola/lavoro:

“Ciao, sono Raffaele, studente del liceo Classico San Carlo e sto scrivendo questo breve testo per raccontare e commentare la mia esperienza all’Avis come studente dell’alternanza scuola-lavoro. Premetto che sarò il più possibile sincero e preciso.

Per prima cosa ho iniziato la mia alternanza lunedì 18 Febbraio alle ore 8:00, purtroppo quel giorno il mio tutor esterno non poteva esserci, ma ha prontamente provveduto ad affiancarmi ad un tutor che mi ha accolto subito calorosamente e mi ha esposto in modo accurato e preciso molte informazioni riguardo al mio Ente. Poi mi ha fatto fare un breve giro nella sala delle donazioni. Infine mi ha fatto fare un lavoretto di segreteria che consisteva nel trascrivere alcuni dati. Devo ammettere che dopo un po’ si è rivelato abbastanza noioso, ma allo stesso tranquillo per essere il primo giorno all’Avis. In quel momento ho avuto l’occasione di conoscere alcuni dei ragazzi del servizio civile e anche un dipendente dell’Avis molto simpatico che mi ha fatto subito sentire a casa.

Martedì ho incontrato per la prima volta il mio tutor esterno, che mi ha spiegato ulteriori dettagli sul sangue, sulle donazioni e sull’Ente. In seguito mi ha mostrato tutto il percorso che fanno le sacche di sangue portando me e un altro ragazzo del servizio civile (molto in gamba) al reparto trasfusionale del policlinico, dove una dottoressa disponibilissima ci ha mostrato tutte le macchine che usano per analizzare il sangue e spiegato tutto il loro funzionamento, che ho trovato molto affascinante.

Lì per la prima volta sono venuto a conoscenza della possibilità di donare anche le piastrine insieme al plasma. Mercoledì invece ho lavorato molto al computer.

Infatti la tutor mi ha fatto fare due tipi di lavori: il primo era quello di scrivere un breve questionario per i donatori, un’idea che avevo avuta io e che avevo proposto alla mia tutor; il secondo era quello di formare un power point che promuovesse l’Avis ai ragazzi delle superiori. Dalla scrittura dei questionari, ho imparato a schematizzarli per poi renderli più brevi e formali, soprattutto grazie all’aiuto della mia tutor esterna, che mi aiutato con la gran parte della revisione e della riscrittura.

Giovedì e Venerdì, dopo aver fatto tante copie, ho fatto compilare i questionari ai donatori, che si sono tutti rivelati gentili e disponibili a compilare il questionario, nonostante avessero appena donato. Lì ho potuto osservare il “bar” dove chi aveva donato o chi aveva fatto degli esami sanguigni faceva ristoro.

Qualche volta ho avuto anche l’occasione di avere dialogo con dei donatori, i quali mi hanno raccontato “la sensazione dell’ago” e il motivo che li avevi spinti a donare.

Infine ho trascritto tutti i dati raccolti dai questionari. In conclusione ho imparato molte cose da questa mia alternanza, importanti per la mia formazione lavorativa.

Ringrazio tutti i ragazzi del servizio civile che mi hanno tenuto compagnia e soprattutto ringrazio la mia tutor esterna per avermi quasi sempre affiancato durante la mia settimana di alternanza e per essere stata sempre disponibile per risolvere ogni mio dubbio o ogni mia richiesta”.