Partiti in provincia di Modena lunedì 6 luglio, i test sierologici volontari e gratuiti sulle donazioni di sangue introdotti dalla Regione hanno registrato già nei primi giorni un’ alta adesione da parte dei donatori.

Fino al 15 luglio infatti su 1463 donazioni effettuate i consensi allo screening sono stati 1205, pari all’83,91%. I test hanno dato risultato positivo in 35 casi, di cui 12 con una storia pregressa già individuata e risolta.

Risultano così solo 23 le positività scoperte nel periodo, con un incidenza sul totale delle donazioni dell’ 1,6%.

I donatori positivi asintomatici al test sono stati sottoposti nel giro di 48 ore ai tamponi di controllo, risultati fino ad ora tutti negativi.

Le indagini, eseguite dal Servizio di Medicina Trasfusionale del Policlinico sulle sacche di sangue e plasma raccolte in Avis, ricercano la presenza degli anticorpi IgG, quelli che in caso di contatto con il virus rimangono per più tempo nell’organismo.

“Ancora una volta i donatori modenesi hanno messo la loro salute a disposizione della collettività – è il commento del presidente provinciale Avis Cristiano Terenziani – con la sensibilità dimostrata in ogni occasione per il bene proprio e degli altri. Insieme a medici, personale e volontari, abbiamo fatto squadra col Servizio Trasfusionale affrontando questo ulteriore impegno, sanitario e “civile”, che ci coinvolge dopo la tempesta che ci ha colpito con il Covid 19”.

In base al protocollo regionale possono essere sottoposti al test immunologico, oltre alle donazioni abituali, anche gli esami di controllo effettuati sui donatori effettivi dopo un periodo di assenza o sospensione. Sono stati 132 dal 6 al 15 luglio, con sole 3 positività rilevate al test.

“Non c’erano dubbi sulla risposta dei donatori modenesi – dichiara il responsabile del Servizio Trasfusionale dott. Giovanni Battista Ceccherelli – di cui conosciamo bene il senso di responsabilità. I risultati dei test per ora sono in linea con le aspettative. Il fatto poi che nessun tampone sia risultato positivo è in qualche modo una ulteriore sicurezza sulla qualità del sangue raccolto in provincia, garantita in questo periodo da una ancor più stretta selezione dei donatori.

Oltre ad Avis che ha curato la raccolta, in questo progetto regionale possiamo contare sulla collaborazione del Servizio di Gastroenterologia del Policlinico di Modena, in grado di assicurare l’esecuzione dei tamponi nei tempi programmati, e sull’impegno del nostro Servizio Trasfusionale, che sta affrontando una ulteriore mole di lavoro per svolgere dal punto di vista tecnico tutti i nuovi controlli immunologici previsti dallo screening”.

I test sulle donazioni continueranno fino alla fine dell’anno con l’obiettivo di contribuire all’indagine epidemiologica sulla circolazione del virus in regione.

Chi si recherà a donare per tutto il 2020 sarà informato di questa possibilità e potrà dare liberamente il proprio consenso.