La mattina del 20 maggio la prima telefonata fu da Massa Finalese. Le altre alla sede provinciale seguirono a raffica, mentre via via si delineava il quadro di come il terremoto stesse travolgendo la vita della Bassa e insieme quella delle sue Avis.
Dieci anni dopo, le date del 20 e del 29 maggio 2012 sono ancora così impresse nelle pietre e nel cuore che l’Avis modenese ha voluto ricordarle attraverso la voce di chi le ha vissute in prima linea, come individuo, cittadino e volontario Avis.
E’ nato così “Trema la terra”, il progetto video che uscirà sui nostri canali social in occasione del decennale del sisma. A partire dal 20 fino al 29 maggio ogni giorno ci sarà la testimonianza di una delle 14 sedi colpite nella Bassa, in una sorta di narrazione a puntate di quei momenti e dei mesi a venire, tra mura spezzate, storie di solidarietà, capacità di rialzarsi. I video giornalieri verranno poi assemblati in un unico filmato finale.
Mirandola, San Possidonio, Concordia, Cavezzo, San Felice, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Massa Finalese, Carpi, Novi, Rovereto, Soliera, San Prospero furono tutte sedi da abbandonare (solo Soliera e San Possidonio rimasero agibili) e tutte emergenze da affrontare con strutture mobili, tende, autoemoteche, nuove attrezzature, trasferimenti in altre sezioni.
Incontrare oggi i responsabili Avis di allora è stato come scavare di nuovo tra macerie di ricordi ed emozioni, impresa non sempre facile. Ma nessuno di loro ha parlato di paura, che pure c’era. Hanno tutti parlato invece di interventi concreti, di solidarietà straordinaria, di comunità che si abbracciano e si danno forza anche sotto il simbolo della propria Avis. “Alla fine – ha confidato una di loro – ci è quasi dispiaciuto abbandonare quel tendone”.
Dalle loro storie emerge su tutto la caparbia volontà, quasi un bisogno da parte di donatori e volontari, di continuare a donare. Mai come in quei mesi il sangue è stato sinonimo di vita. E mai, nonostante quei mesi, il sangue è venuto a mancare.
Dal 20 maggio ascoltiamo e condividiamo il loro racconto sulle pagine Facebook e Instagram di Avis Provinciale. E’ il nostro contributo alla memoria di questo territorio, è il nostro tributo ad un’ Avis modenese che si è dimostrata, in questa come in altre più recenti emergenze, solida oltre ogni scossa.
(aggiornato il 18/05/2022)
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